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Radio Studio 54, emittente radiofonica di Scandicci (Firenze), è stata sottoposta a sequestro preventivo dai Carabinieri in esecuzione di un’ordinanza del tribunale del riesame che ha dato ragione circa la necessità di non far proseguire le trasmissioni condotte dal titolare, lo speaker Guido Gheri. I Carabinieri hanno apposto i sigilli al trasmettitore che permette di agganciare la frequenza assegnata. Secondo il riesame, che ha accolto un appello del pm Christine von Borries, sussistono le ipotesi dei reati di diffamazione e di istigazione all’odio razziale per cui Gheri è indagato.

La condotta incriminata In alcune trasmissioni radiofoniche Gheri non solo avrebbe diffamato un ex consulente e un ex suo avvocato, ma avrebbe anche usato la sua Radio esprimendo nelle trasmissioni da lui stesso condotte «un vero e proprio odio razziale ed etnico diretto agli extracomunitari in quanto tali, come tale idoneo a determinare in concreto il pericolo di comportamenti discriminatori». Nelle trasmissioni finite sotto l’attenzione degli inquirenti, le ultime risalenti al marzo e aprile 2019, il riesame nella sua ordinanza di sequestro preventivo osserva che Guido Gheri ha «diffuso idee fondate sull’odio razziale» facendo riferimento «agli stranieri non come soggetti ben individuati ma come appartenenti a un’etnia, con ciò inducendo negli ascoltatori il pregiudizio che tutti gli stranieri siano cannibali, stupratori, ladri e incitando gli italiani ad avercela con gli stranieri». Per il riesame appare evidente che «solo il sequestro della radio impedirà al Gheri di reiterare condotte analoghe a quelle per le quali si procede» anche tenendo conto di altri procedimenti giudiziari in cui è coinvolto.

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