«L'Assemblea della Società della Salute, pur con il voto contrario dell'Asl, ha approvato un documento di territorio, che accompagnerà il Patto territoriale appena siglato, in tutti gli step successivi. La deliberazione riporta il seguente contenuto. "Il Patto territoriale recita testualmente "Il Comune di Volterra e l'Asl 5 concordano la localizzazione della sede per le attività dei medici di medicina generale" in base ai modelli previsti dalla normativa. La delibera individua il livello organizzativo, che può essere poi realizzato in strutture Comunali o comunque pubbliche, come Via Roma, proposta dal Comune, o anche attraverso Case della Salute, come quella ipotizzata nei locali del Santa Chiara, o altre, previo sempre e comunque averne concordato la localizzazione. Ad oggi l'amministrazione Comunale di Volterra e l'Asl hanno posizioni divergenti proprio sulla localizzazione. La necessità di non procedere unilateralmente da parte dell'Asl è ribadita dal documento della Conferenza dei sindaci prot 7369/2013 e dalla delibera conseguente approvata in Società della Salute. Chiaramente anche ogni ipotesi  di "riconversione" dell'Ospedale è da ritenersi assolutamente esclusa, nonostante sia ancora presente nel quadro di riferimento regionale. Si dispone che questa deliberazione venga accompagnata al Patto territoriale in ogni passaggio e nel percorso di recepimento dello stesso all'interno del nuovo Piano socio sanitario integrato regionale. Damone si arrampica quindi sugli specchi e il fatto che, nonostante tutte le evidenze documentali e la diffida da me posta in essere, voglia comunque procedere a introdurre la Casa della Salute nell'Ospedale, mette a nudo la cruda volontà di non concordare alcunchè con il territorio, in semplice ossequio ai diktat regionali».

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