Un’isola (quasi) sperduta. Un Governatore inglese incaricato di custodire un prigioniero decisamente scomodo. Un medico, che il suddetto prigioniero scelse tra i pochi disponibili. Ma che mantenne fede alla sua promessa. Quale? E in favore di chi? Quel che avvenne a Sant’Elena, fa discutere ancora oggi. Martedì 19 agosto a Lucca, il docente universitario di storia, storico e responsabile delle relazioni internazionali della Fondation Napoléon di Parigi, Peter Hicks, parla di “Intrigo internazionale a Sant’Elena. Un governatore, un medico e l’Imperatore” (ore 21,30 – Chiostro di San Micheletto). L’evento rientra nel ciclo di incontri a ingresso libero dal titolo “Da Parigi a Lucca: il gusto di vivere al tempo di Napoleone e Elisa”, ideato da Roberta Martinelli e realizzato con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e della Fondazione Livorno, con la collaborazione del Comune di Lucca e della Provincia di Lucca e del Cineforum Cinit Ezechiele 25,17.

Il giallo che lega Francia, Inghiletrra e Italia – Barry Edward O’Meara fu un medico irlandese. Non uno qualunque, ma colui che curò l’Empereur sull’isola di Sant’Elena dall’agosto 1815 al luglio 1818, tre anni prima della sua morte. A quella non poté infatti assistere: fu cacciato prima. Perché? Il governatore inglese dell’isola, Sir Hudson Lowe, lo riteneva troppo, pericolosamente, vicino al prigioniero. Il dottore, dal canto suo, ebbe a dire che il governatore gli aveva chiesto di accorciare i giorni del prigioniero, ritenuto troppo costoso ed ingombrante. Chi aveva ragione? La stampa all’epoca si divise tra governativi e liberali, e ancora oggi, quel dibattito non si è ancora estinto, anche se spostato sul piano storico. Il professore inglese cercherà di fare luce su uno dei tanti nodi che legano la storia inglese a quella francese ed a quella europea e mondiale. Sullo sfondo, il tramonto di uno dei più grandi leader che la Storia abbia annoverato. E la sua, forse prematura (?), scomparsa.

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