«Bisogna continuare ad investire sulla prevenzione ma è anche tempo di sensibilizzare la gente sugli effetti catastrofici degli incendi. La inevitabile spettacolarizzazione degli eventi non serve a creare consapevolezza». Questo il commento di Monica Coletta, presidente della Federazione dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della Toscana in merito all’incendio di vastissime dimensioni che ha interessato lo scorso weekend Marina di Grosseto. Ma lo stesso si può dire per le  centinaia di incendi che hanno colpito la regione in questa estate e per la grave perdita di patrimonio forestale subita: le ultime statistiche parlano di ben 190 incendi che hanno interessato 1.170 ettari nel solo mese di luglio.
 
«Una riflessione generale è d’obbligo da parte di tutti gli organi competenti – spiega il presidente Coletta -. Dobbiamo proseguire  nel finanziamento di misure forestali che consentano il presidio, mitighino i rischi di incendio, migliorino le possibilità di intervento (diradamento e miglioramento dei rimboschimenti di conifere, realizzazione e manutenzione della viabilità forestale, cesse parafuoco, ripuliture dei pascoli abbandonati, laghetti antincendio). Questi investimenti, uniti a maggiore consapevolezza e senso civico da parte dei cittadini sono indispensabili per contenere il rischio. L’eccezionale siccità che stiamo vivendo in questi mesi è davvero molto grave soprattutto se si considerano le alte temperature che in queste settimane stanno interessando la nostra regione. L'incendio di 70 ettari di Pineta di Marina di Grosseto  se risulterà essere di origine dolosa, e questo saranno le istituzioni preposte a stabilirlo, è un vero e  proprio attentato all'ambiente ed è giusto prendere misure drastiche contro chi se ne è reso responsabile. A questo si aggiungono i gravi rischi a cui si espongono residenti, turisti e tutta la macchina dei soccorsi  della quale fanno parte, oltre a vigili del fuoco, protezione civile e Corpo forestale dello Stato e volontari  anche molti colleghi dottori agronomi e dottori forestali. La  perdita di patrimonio forestale è gravissima – conclude il presidente Coletta -, pensare al ripristino è importante, e in questo campo i dottori agronomi e forestali esprimono professionalità esperte e sono a disposizione degli enti preposti. Prima però è indispensabile comprendere e comunicare l’entità del danno».
 

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