FIRENZE – Segnali di ripresa economica sempre più marcati, ma con riflessi più lenti per quanto riguarda il mercato del lavoro.

Cresce la domanda internazionale (ancora debole quella interna) e l’economia toscana ne approfitta. Le vendite estere toscane nel primo trimestre 2021, rispetto agli stessi mesi del 2020, sono cresciute più della media italiana: +14,2% contro il 6,1% nazionale. E la crescita (+5,87%) è anche rispetto ai valori pre-crisi del primo trimestre 2019. È la fotografia scattata dall’Irpet illustrata in una conferenza stampa a Palazzo Strozzi Sacrati in cui è stato fatto il punto sull’andamento dell’economia e sulla ripresa dopo la crisi innescata dall’emergenza sanitaria. Tra le note negative quelle del comparto moda (in particolare il settore di tessuti e filati) a cui manca ancora un quarto della produzione: anche per questo ad aprile, rispetto allo stesso mese del 2019, la Toscana sconta un ritardo del 4,8% sulla produzione industriale.

Eccetto la moda, però, tutti gli altri principali settori hanno recuperato i precedenti livelli produttivi: c’è chi, come le industrie che producono apparecchi elettronici, elettrici, ottici e computer, sono cresciuti del 14%. In riferimento all’occupazione mancavano all’appello a marzo 2021, rispetto al 2019, 67mila avviamenti (-26%) e 11mila addetti alle dipendenze (-1%): in particolare la flessione è forte nei servizi turistici (-14,8% sul 2019 e -7,4% sul 2020), nei settori finanziari, il commercio al dettaglio e l’insieme del made in Italy.

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