fortezza girifalcoLa Fortezza del Girifalco di Cortona è stata selezionata dal Governo tra i progetti che possono usufruire dell’Art Bonus, quel sistema di incentivi fiscali in favore di privati, enti e società che decidono di sostenere economicamente la cultura. Se i mecenati esistono ancora, adesso possono battere un colpo e dare un contributo al patrimonio culturale italiano. La Fortezza del Girifalco, che domina la Valdichiana sin dal V secolo a.C., necessita di interventi. In particolare il restauro, il consolidamento e la rifunzionalizzazione del Palazzo del Capitano, che si trova proprio al centro della Fortezza.

Nicola Tiezzi
Nicola Tiezzi, presidente associaizone “On the move”

Il progetto per tornare agli antichi fasti Lo scorso anno è stato redatto un progetto, approvato dalla Soprintendenza, che dovrebbe riportare il Palazzo agli antichi fasti. Prevede di restaurare le facciate esterne e la copertura; rifare le pavimentazioni; adeguare e mettere a norma l’impianto elettrico; realizzare quello di riscaldamento; restaurare gli infissi e installare un nuovo ascensore, che consenta l’accesso anche ai disabili. Anche i percorsi esterni e i camminamenti hanno bisogno di un restyling. Insomma, la bellissima Fortezza del Girifalco, utilizzata lo scorso anno da Jovanotti per le prove del suo tour, è fruibile solo in parte e soltanto nei mesi estivi, sotto la gestione dell’associazione culturale “On the move”, che ha firmato una convenzione con il Comune fino al 31 dicembre 2025. «Gestiamo la Fortezza da un anno e già qualche soddisfazione ce la siamo tolta – commenta Nicola Tiezzi, presidente dell’associazione – Il nostro obiettivo è arrivare ad un’apertura della Fortezza tutto l’anno, non solo da aprile a ottobre. Ad oggi, organizziamo al suo interno le mostre del “Cortona On the Move”, da metà luglio a fine settembre; qualche concerto e spettacoli teatrali. Con il Comune, poi, siamo d’accordo che possono essere celebrate cerimonie, tra cui matrimoni, sia come rito celebrativo che come banchetto. Il tutto allo scopo di raccogliere fondi per ristrutturare e sistema la Fortezza».

fortezzaNovità a km0 in vista Qualche novità in vista c’è: «Da metà maggio sarà aperta una caffetteria – continua Tiezzi – Vogliamo dare vita ad un luogo che sia un approdo per chiunque salga a visitare la Fortezza, un punto di incontro dall’atmosfera conviviale che rispecchi lo spirito del territorio, una commistione di panorama, storia, cultura, fotografia e gusto. L’offerta eno-gastronomica sarà basata su rispetto e rivitalizzazione del territorio, piatti a Km 0 e di alta qualità. Inoltre ci piacerebbe poter fare il cinema all’aperto, un paio di volte a settimana, ma per ora è solo un’idea. Vediamo». Con la ristrutturazione della Fortezza potrebbe esaudirsi il progetto principale dell’associazione “On the move”, e cioè aprire un’Accademia dell’immagine, un polo formativo della fotografia che sia un richiamo da tutto il mondo. E allora, ecco nel dettaglio gli interventi necessari e i costi da sostenere nel progetto che prevede l’Art Bonus: messa in sicurezza degli accessi al Palazzo del Capitano e realizzazione di ascensore interno – 82mila euro; restauro ingresso principale – 53mila euro; restauro facciate e copertura – 675mila euro; restauro degli interni del Palazzo del Capitano – 775mila euro; sistemazione spazi esterni – 65mila euro. Il totale è quindi di 1.650.000 euro. Per chi vorrà aiutare a sostenere queste spese con donazioni, sono previste delle agevolazioni: il credito d’imposta, pari al 65% dell’erogazione liberale, è infatti detraibile in tre anni. Per effettuare l’erogazione, è attivo il Conto Corrente bancario n. 10697498, IBAN IT85F0549625400000010697498, BIC POCSIT31, SWIFT CIPBITMM. La causale: Art bonus ­Erogazione liberale a favore del progetto ‘Interventi di restauro, consolidamento e rifunzionalizzazione della Fortezza del Girifalco – Cortona’.

Articolo precedenteA cavallo. Per le strade del Medioevo fino al Campo. Nuova ippovia Casentino-Uccellina
Articolo successivoScatti di guerra. San Gimignano rende omaggio a Robert Capa e ai suoi anni italiani