Il presidente della Regione Enrico Rossi ha consegnato oggi al Procuratore della Repubblica di Firenze Giuseppe Quattrocchi un esposto-denuncia “in relazione al grave disagio subito, nell’ambito del territorio regionale, dai cittadini in conseguenza del collasso della mobilità” di venerdì scorso.


L’accusa – Nell’esposto sono elencati i soggetti che, a fronte dell’avviso di criticità a causa neve diramato dal Servizio Idrologico regionale giovedì alle ore 12.56, avrebbero dovuto attivarsi: Rete Ferroviaria Italiana Spa e Trenitalia Spa (che hanno rispettivamente la proprietà delle reti e il compito di gestire il servizio), Società autostrade Spa e Salt (per il tratto della A12 da Livorno al confine con la Liguria e alla bretella Lucca-Viareggio) , Anas (competente per la viabilità ordinaria statale e regionale) e Ati Global Service, capogruppo Autostrade Spa (competente per la gestione della Fi-Pi-Li). Le ipotesi di reato configurate sono quelle di interruzione di pubblico servizio (art. 340 Codice penale) e rifiuto di atti d’ufficio (art.328 primo comma Codice penale), tenendo conto della giurisprudenza che riconosce come “rifiuto implicito” anche la “mera omissione”.


Le parole di Rossi – “Lo avevo annunciato – afferma il presidente – il ricordo e le conseguenze penali e civili di quanto accaduto in Toscana in questi giorni non si scioglieranno come neve al sole. Per quanto starà in mio potere e nella volontà dei cittadini, siamo tutti determinati a sostenere le nostre iniziative comuni di protesta”.


Firenze

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