bandabardòSabato 6 settembre torna, sul palco del Metarock di Pisa, la Bandabardò: ormai vent’anni di onorata carriera alla spalle e freschi di pubblicazione del nuovissimo album L’improbabile.

L’improbabile L’improbabile è l’undicesimo disco della band. Il titolo è stato scelto perchè, dice Erriquez (voce e chitarra), «Anche noi ci sentiamo un po’ improbabili». L’ultimo lavoro racchiude poesia, passione, ritmo e allegria, i 13 brani scritti senza rinunciare alla verace esuberanza caratteristica della band parlano di attualità, sessualità, freschezza, frivolezze e classe. I personaggi sono giovani, vecchi, coatti, innamorati, corrotti, incazzati che privano la comunità di risorse a vantaggio di pochi. La copertina è realizzata da Iacopo Fo, una grafica pensata come ritratto dell’improbabilità. I protagonisti “sonori” del progetto sono fiati, tastiere, elettronica e intrecci di goove di chitarre acustiche, elettrice e persino l’ukulele. E poi gli ospiti: Alessandra Certini nel brano “E allora il cuore”, singolo che ha anticipato l’uscita dell’album e che ha inciso tutti i cori del disco; G-Max nel brano “senza impegno” e Master Mixo di “Andrà tutto bene”, brano, quest’ultimo, che chiude l’album con una sentita dedica all’amore, la sola scienza, la sola politica, la sola ricchezza.

Bandabardò La Bandabardò è un gruppo fiorentino rock-folk formato nel 1993 da Enrico “Erriquez” Greppi e Alessandro Finazzo “Finaz”. Il loro nome è un omaggio a Brigitte Bardot e lo scopo è quello di portare sul palco la stessa atmosfera delle suonate tra amici. Comincia così un tour in Italia e Francia che vedrà i due musicisti coinvolti in concerti per locali, piazze, strade. Il primo album della band, “Il circo mangione”, esce nel 1996: buon successo, e la ciliegina sulla torta della vittoria del Premio Ciampi. Si confermano con i successivi album: “Iniziali Bì-Bì”. “Mojito Football Club” e il live “Se mi rilasso… collasso” che contiene la famosissima “Manifesto”. Ma è con “Bondo! Bondo!”, nel 2002, che la band ottiene successo internazionale, con un tour che li vede coinvolti in Spagna, Francia e Svizzera. In questo anno Paolino (che ora suona con Piero Pelù) esce dal gruppo e verrà sostituito da Ughito (già percussionista dei Malfunk). Dal 2003 entra a far parte della formazione Jose Ramon Caravallo Armas, meglio conosciuto come Ramon, ai fiati e alle percussioni. Gli altri membri della band sono “Orla” (chitarra elettrica e tastiera), Donbachi (basso e contrabbasso), Federico Pacini “Pacio” alle tastiere, Carlo Cantini “Cantax” è il fonico ed il giovane Alessandro Nutini “Nuto” alla batteria. L’album successivo è “Tre passi avanti” che esce nel 2004. Nello stesso anno viene pubblicata l’autobiografia della Bandabardò intitolata “Vento in faccia” (dall’omonima canzone) viene anche intitolato così il DVD che contiene il concerto di apertura del tour a Firenze, il backstage e i messaggi dei fan. Nel settembre 2006 la band fiorentina torna con la raccolta “Fuori Orario” che riceve un ottimo riscontro: primo nelle classifiche dei punti vendita indipendenti e settimo nelle grandi catene. Nell’ottobre 2008 esce “Ottavio” che comprende un cd di 14 brani ed un DVD. Questo album narra la nascita e la vita di Ottavio. Nel 2010 nascono ben due album: “Allegro ma non troppo” e “Sette x uno”. L’anno successivo esce “Scaccianuvole” e nel 2014 l’ultima creazione della band toscana è “L’improbabile”.

 

Articolo precedenteFondazione Mps, il futuro in un mese tra documento programmatico e nodo CdA
Articolo successivoMercati in musica a Firenze fino al 27 settembre tra flash mob e concerti