Tempo lettura: 2 minuti

SIENA – Il Bambino Gesù e la Fondazione Biotecnopolo di Siena hanno siglato un accordo triennale per rafforzare la lotta ai virus emergenti e all’antibioticoresistenza.

Il mondo ha già conosciuto crisi devastanti. Ebola, MERS, Covid-19 hanno cambiato il corso della storia. Hanno mostrato quanto la preparazione sia decisiva. Hanno reso evidente che senza ricerca, clinica e innovazione integrate non è possibile proteggere i più fragili. L’intesa mette al centro i bambini. Perché sono i pazienti più vulnerabili di fronte a nuove infezioni. Perché ogni anno milioni di vite vengono minacciate da batteri che non rispondono più agli antibiotici.

Tre gli assi su cui lavorare. Mappare i rischi di malattie emergenti e riemergenti. Analizzare i microrganismi multiresistenti. Sviluppare immunoterapie, vaccini e trial clinici pediatrici. Non linee guida astratte, ma progetti concreti. Un accordo che nasce da un obiettivo comune: trasformare la collaborazione in risultati.

“Questa collaborazione rappresenta un passo concreto per rendere il nostro Paese più preparato ad affrontare le grandi sfide sanitarie del futuro, con un’attenzione speciale ai più vulnerabili: i bambini – dichiara Tiziano Onesti, Presidente dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù –. L’unione delle competenze cliniche e scientifiche del Bambino Gesù con quelle della Fondazione Biotecnopolo ci permette di sviluppare strategie condivise e innovative contro minacce globali come le pandemie e l’antibioticoresistenza. È un’alleanza strategica che rafforza la capacità dell’Italia di prevenire e rispondere in modo rapido ed efficace alle emergenze infettive”.

Sulla stessa linea il Direttore Generale del Biotecnopolo. “L’incontro con il Bambino Gesù rappresenta per noi una scelta naturale e necessaria – afferma Gianluca Polifrone –. Da decenni questo ospedale è un punto di riferimento internazionale per la cura e la ricerca pediatrica, unendo assistenza clinica d’avanguardia e una forte vocazione scientifica. Condividiamo la stessa missione: non lavorare per logiche di profitto, ma per il bene delle persone, in particolare dei bambini e dei più fragili. Insieme possiamo creare una piattaforma unica per affrontare le sfide della salute globale. L’accordo che presentiamo oggi non è solo un atto formale, ma un impegno concreto. Significa mappare il rischio di malattie emergenti, caratterizzare microrganismi multiresistenti e sviluppare nuove terapie e vaccini pediatrici. Ogni iniziativa sarà definita con accordi attuativi chiari, che disciplineranno attività, risorse e responsabilità. È così che intendiamo costruire una collaborazione solida e capace di produrre risultati reali”.

Il valore dell’intesa sta anche nel metodo. Non un semplice scambio di intenti, ma una collaborazione che parte subito operativa. Non un documento da archiviare, ma un piano di lavoro che entra nel vivo delle priorità sanitarie globali.

L’alleanza tra Bambino Gesù e Biotecnopolo è destinata a rafforzare il ruolo dell’Italia in campo internazionale. Unire competenze, condividere esperienze, fare squadra: è questa la chiave per affrontare sfide che nessun Paese può affrontare da solo.