FIRENZE – Questione di giorni, poi la Live Support arriverà a Marina di Carrara. Uno dei viaggi che le navi di salvataggio, che operano nel Mediterraneo, hanno fatto nelle ultime settimane.

Questione complessa, che adesso ricade nella gestione di Valerio Valenti, neo-commissario delegato allo stato di emergenza per i migranti. Solo ieri sono state salvate quasi mille persone. Nel pomeriggio un peschereccio in difficoltà con circa 600 migranti a bordo a circa 170 miglia a sud delle coste della Sicilia Sud orientale, in acque Sar italiane, da parte della Guardia Costiera. Le operazioni sono state rese difficoltose dalle cattive condizioni meteo. Poche ore prima, su segnalazione dell’organizzazione senza scopo di lucro Sea Watch, un’imbarcazione con 221 persone a bordo era stata soccorsa dalla Guardia costiera italiana al largo di Lampedusa. Sempre nello stesso pomeriggio di domenica, Alarm Phone ha ricevuto la segnalazione di una barca di legno in pericolo con circa 30 persone a bordo.

Nel pomeriggio del giorno precedente, la nave Life Support di Emergency ha concluso il soccorso di un’imbarcazione di una decina di metri su cui navigavano 55 persone: il natante si trovava in acque internazionali ed era completamente alla deriva. Le persone salvate provengono da Paesi segnati da gravi emergenze umanitarie come Costa d’Avorio, Egitto, Eritrea, Etiopia, Nigeria, Palestina, Sudan, Somalia. “Il porto assegnato è a circa 50 ore in più rispetto a un porto siciliano. A bordo ci sono persone che hanno subito sofferenze inaudite, violenze, torture, estorsioni. Tenerle altre ore in mare è veramente una cattiveria ingiustificata”, ha denunciato il capomissione della Life Support, Emanuele Nannini, a proposito della destinazione di Marina di Carrara.

Quanto al nuovo commissario Valenti, gestirà la prima e seconda accoglienza in 14 Regioni e nelle Province autonome di Trento e Bolzano: tutte tranne quattro, guidate dal Partito democratico, che non hanno firmato l’intesa: Emilia Romagna, Toscana, Campania e Puglia, Regioni che non hanno accettato il commissariamento delle proprie competenze da parte del governo.

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