Tempo lettura: 4 minuti

FIRENZE – Dalle piazze di oggi all’attualità da Gaza, la cui memoria vive nel racconto del regista palesintese Kamal Aljafari con “With Hasan in Gaza” agli inediti racconti dall’Ucraina prossima al fronte nei documentari “Paleontology Lesson” del maestro Sergei Loznitsa sulla “normale” visita di una scuola in un museo e “Checkpoint Zoo” con l’obiettivo di salvare oltre 5.000 animali dal conflitto.

E poi la lezione di dissidenza artistica e civile di Ai Weiwei, alle prese con la messa in scena della Turandot al Teatro dell’Opera di Roma in “Ai Weiwei’s Turandot” di Maxim Derevianko, fino alla Firenze delle sottoculture dei mitici Ottanta della new wave in “Uscivamo molto la notte” di Stefano Pistolini e Bruno Casini, nelle voci e i ricordi di chi c’era, tra Diaframma e Litfiba, a quelli di oggi di Piero Pelù, rocker mai domo, in “Pierò Pelù. Rumore dentro” di Francesco Fei, un viaggio intimo nella vita del rocker fiorentino. Dai valori di ieri, nel ricordo di Sandro Pertini con il “Settimo Presidente” di Daniele Ceccarini e Mario Molinari, a quelli di domani, messi in discussione nell’esperimento provocatorio del primo documentario interamente realizzato con l’ausilio dell’intelligenza artificiale generativa, “Post Truth” di Alkan Avcıoğlu, fino a Tatti (Grosseto), un piccolo paese nel cuore della Toscana che vive una straordinaria esperienza di comunità in “Tatti, paese di sognatori” di Ruedi Gerber.

Il filo rosso del programma è cucito attorno a due omaggi di grande rilevanza: i film di Sarah Maldoror, prima cineasta africana dallo sguardo femminista e anticoloniale, e di Marie Losier, che firma ritratti di artisti, originali e controcorrente. Sono questi alcuni tra i protagonisti – film e ospiti – del 66° Festival dei Popoli, il festival internazionale del film documentario, che torna a Firenze dal 1° al 9 novembre – con un focus in apertura il 1° e 2 novembre per i più piccoli, Popoli for Kids and Teens e lunedì 3 l’inaugurazione al cinema La Compagnia. Il festival – presieduto da Roberto Ferrari, con la presidenza onoraria di Ken Loach – per la direzione artistica di  Alessandro Stellino, la direzione organizzativa di Claudia Maci, presenterà il meglio del cinema documentario internazionale in un programma di 90 film accompagnati da numerosi ospiti internazionali e nazionali.

L’iniziativa è realizzata grazie al contributo di Europa Creativa Media, MiC – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, Regione Toscana, Comune di Firenze, Fondazione CR Firenze, Fondazione Sistema Toscana – 50 Giorni di Cinema a Firenze, Calliope Arts, Publiacqua, con il Patrocinio del Comune di Firenze.

Primo giorno e serata d’inaugurazione

Il festival sarà inaugurato dall’anteprima nazionale di “With Hasan in Gaza” del regista palestinese Kamal Aljafari, nella serata di lunedì 3 novembre alle 20.30 al cinema La Compagnia di Firenze, in presenza dell’autore. Una riflessione cinematografica sulla memoria, la perdita e il passare del tempo, filmando una Gaza popolata di fantasmi che oggi non esiste più. Tre nastri MiniDV che documentano la vita a Gaza nel 2001 vengono ritrovati dal regista: le immagini che contengono sono ora la testimonianza di un luogo e di un tempo che non esistono più. Quella che era iniziata come la ricerca di un ex compagno di prigionia, un uomo perso nel tempo e nella guerra, porta a un viaggio inaspettato dal nord al sud di Gaza con Hasan, una guida locale il cui destino rimane sconosciuto. La videocamera si muove per le strade e i paesaggi di Gaza, registrando momenti fugaci di vita quotidiana, frammenti di una realtà ormai irreversibilmente alterata. Il documentario arriva in prima nazionale nel Concorso internazionale lungometraggi del Festival dei Popoli dopo aver partecipato al Festival di Locarno, al Toronto International Film Festival e al New York Film Festival. Kamal Aljafari, regista e artista palestinese, oggi vive a Berlino: i suoi film indagano e raccontano la storia del popolo palestinese. Incontrerà il pubblico del festival martedì 4 novembre alle 10 al Cinema Astra (ingresso gratuito).

Il primo giorno di festival, al cinema La Compagnia, inizia alle 18 con la prima proiezione dell’omaggio dedicato a Sarah Maldoror, regista francese e panafricana d’adozione, voce rivoluzionaria e prima donna cineasta del cinema africano: in sala ci sarà il suo primo lungometraggio, il capolavoro “Sambizanga” (1972), tratto da un romanzo dello scrittore angolano José Luandino Vieira, che segue le vicissitudini di una giovane donna il cui marito è stato incarcerato in Angola dalle autorità portoghesi. Ad introdurre al pubblico i lavori di Maldoror, ci sarà la figlia Annouchka de Andrade, che ne cura il lascito e si occupa del restauro e della diffusione della sua opera. La retrospettiva fa parte dalla collaborazione tra il Festival dei Popoli e Calliope Arts Foundation all’interno del progetto “Women Trailblazers in Documentary Cinema”. L’omaggio è organizzato con il supporto di Unifrance, Ambasciata di Francia, Istituto Francese Italia, Istituto Francese Firenze, The Recovery Plan.

IL PROGRAMMA
Il programma sarà diviso come di consueto in Concorso internazionale Lungometraggi e Concorso italiano, ai cortometraggi e mediometraggi sarà dedicato il Concorso Internazionale Discoveries, inaugurato lo scorso anno, per i lavori di giovani registi e registe da tutto il mondo con orientamento alla sperimentazione; in Doc Highlights i film di grande risonanza internazionale e poi le sezioni Habitat, dedicata all’ambiente e ai temi della sostenibilità e dei diritti umani, Let the Music Play per i documentari musicali, con la retrospettiva dedicata all’opera di Marie Losier, regista francese ospite del festival, Popoli for Kids and Teens per il giovane pubblico e il Future Camps – European Doc Academy, con le sorprendenti opere provenienti dalle migliori scuole di cinema di tutta Europa. Infine, la sezione Feminist Frames, una selezione di opere realizzate da registe sul tema della militanza e della liberazione pensata in collaborazione con una rete internazionale di cineaste femministe che costruisce spazi di mutuo sostegno, co-creazione e pratiche condivise, oltre al già citato omaggio a Sarah Maldoror.

Saranno 9 i film del Concorso Internazionale Lungometraggi, tutti in anteprima, per i quali la giuria composta dalla programmer Cecilia Barrionuevo (Argentina) e dalle registe Elena Lopez (Spagna) e Mala Reinhardt (Germania) assegnerà il primo premio (7.000€), il secondo premio (4.000€) e la Targa “Gian Paolo Paoli” al Miglior Film Antropologico. 10 i cortometraggi e mediometraggi in anteprima nel Concorso Internazionale Discoveries, saranno invece giudicati dalla giuria formata dalla distributrice Marcella Jelić (Croazia), la curatrice e produttrice Flavia Mazzarino (Italia) e la regista Eleanor Mortimer (Gran Bretagna) che assegnerà il premio Discoveries (3.500€).