RAPOLANO TERME – “Sarà stata mezzanotte o qualche minuto più tardi. Ero andato a fare benzina e mi sono ritrovato di fronte a una fila di mezzi dell’Esercito”.

Mario (nome di fantasia) ha ancora impressa la scena avvenuta due giorni fa. L’uomo, residente nel Senese, si trovava in località Ficaiole nel comune di Rapolano Terme (Siena), quando si è imbattuto in una colonna motorizzata. In zona, non lontano, è situato un sito di stoccaggio di munizioni ed esplosivi della Difesa. “C’erano diversi camion, quelli classici con il telone dietro, e mi sembra di aver contato due pullman – racconta l’uomo -. Quest’ultimi mi sembravano vuoti, con solo l’autista”. Una scena mai vista in precedenza: “Qualche mezzo militare lo avevo rivisto in zona, ma uno, al massimo due. Non tanti così tutti insieme”. Il lungo serpentone si è immesso poi nella Siena-Bettole per proseguire il percorso verso altre destinazioni. Nelle ultime settimane, dall’aeroporto militare di Pisa, sono partiti diversi voli per lo scalo polacco di Rzeszów-Jasionka: distante un centinaio di chilometri dal confine ucraino. Viaggi sulla cui finalità l’autorità militare non ha lasciato trapelare informazioni.

Intanto, questo pomeriggio, la Camera ha votato il ‘decreto Ucraina’, che prevede l’invio di armi ed equipaggiamenti e gli aiuti e l’assistenza ai profughi. L’aula, che ha visto la presenza di solo 392 deputati, ha promosso il provvedimento con 367 pareri favorevoli, 25 contrari e 5 astenuti. Tra chi ha detto no, anche 4 esponenti della maggioranza.

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