PISA – Una video installazione per ricordare un anno dall’inizio della guerra in Ucraina, con l’invasione da parte della Russia. Il video sarà proiettato a Pisa, sulle pareti del centro espositivo museale SMS (via delle Piagge), dal tramonto di venerdì 24 all’alba di sabato 25 febbraio.

Si tratta dell’opera dell’artista concettuale russo Andrei Molodkin dal titolo “Bloody Democracy” e “Putin Filled with Ukrainian Blood”. Intorno alle ore 18.30, avvio della proiezione, se possibile, sarà stabilito un collegamento con l’artista che si trova in Ucraina.

L’iniziativa, organizzata dall’assessorato alla cultura del Comune di Pisa, è curata da Giusy Caroppo, e promossa da a/political con sede a Londra, dalla Galleria Giampaolo Abbondio di Todi e dalla piattaforma Circuito del Contemporaneo.

«Abbiamo voluto organizzare un evento che ponesse con forza l’accento su questo drammatico anniversario – spiega l’assessore alla cultura Pierpaolo Magnani -. L’arte spesso, può essere il mezzo per far arrivare certi messaggi, e pertanto abbiamo colto l’opportunità di ospitare al centro SMS la performance di Andrei Molodkin, molto dura ma che costringe ognuno di noi a interrogarsi sul significato di questo anno che abbiamo vissuto, perché nessuno si può sentire esentato dal prendere posizione in una vicenda così vicina a noi».

«In questo momento catastrofico per l’Europa – dice l’artista Andrei Molodkin – il ruolo della cultura e dell’arte è quello di creare il contesto per comprendere la portata della crisi umanitaria che stiamo attraversando e di cui il popolo ucraino ne sta facendo le spese più imponenti. L’urgenza del mio progetto è quella di mostrare che la democrazia si trova in grave pericolo, sta già sanguinando. Voglio mettere in luce la terribile situazione che sta vivendo la comunità ucraina e aiutarla. Il sangue che combattenti e immigrati ucraini hanno simbolicamente donato per riempire le mie sculture è la loro ultima speranza. Questo è un progetto sociale sulla crisi della democrazia europea. Dobbiamo, tutti insieme, trovare una soluzione per uscire da questo momento di crisi. La rilevanza del tema è stata dimostrata dalle numerose pubblicazioni che la stampa internazionale ha dedicato al progetto trovando in esso la voce e l’immagine per un appello alla collettività. Oggi la voce della cultura è più determinante di quella dei politici. La democrazia è un costrutto vuoto facile da distruggere. In Ucraina si sta combattendo anche per difendere questo concetto. Il costo della guerra è sangue umano. Come artista uso il sangue umano per interrogare il sistema politico esistente».

Andrei Molodkin (Boui, 1966) è un artista concettuale russo, noto per l’uso del sangue umano e del petrolio greggio veicolati nelle sue audaci installazioni attraverso complessi meccanismi, mix di materiali organici e tecnologia, torna in Italia con un progetto di urgente attualità, fortemente simbolico.

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