SIENA – Evento magistrale della Micat in Vertice N. 100, giovedì 30 marzo nell’imponente scenario artistico e architettonico della Cattedrale, Accademia Chigiana e Opera della Metropolitana presentano la nuova produzione dello ‘Stabat Mater’ di Gioachino Rossini, uno dei massimi capolavori della musica sacra.

“Con la nuova realizzazione dello Stabat Mater di Rossini nell’anno delle celebrazioni per il Centenario chigiano, l’Accademia – dice il presidente Carlo Rossi – ritorna alle grandi produzioni che, dai primi decenni del Novecento ad oggi, hanno da caratterizzato il suo percorso nella storia della musica. La straordinaria produzione di uno dei più importanti capolavori della musica italiana è il risultato di una virtuosa collaborazione tra due importanti Istituzioni culturali del territorio con significative realtà del contesto musicale nazionale e internazionale. Questo progetto di grande valore contribuisce ad accrescere i nostri meriti”.

“L’Opera della Metropolitana di Siena – commenta il rettore Giovanni Minnucci – ha accolto con grande entusiasmo e partecipazione, la proposta dell’Accademia Musicale Chigiana di una collaborazione per la rappresentazione dello ‘Stabat Mater’ di Gioachino Rossini, nell’appropriato tempo liturgico della Quaresima, in Cattedrale: il Tempio dedicato a Maria Santissima, Regina e Patrona della Città, cui la Sequenza è dedicata. Luogo privilegiato per rivolgersi a Lei, e per essere partecipi, anche con la grande musica, della sua dolorosissima vicenda di Madre”.

Protagonista di questa significativa nuova produzione, un gruppo di solisti tra i più acclamati nel nostro panorama lirico-sinfonico internazionale: il soprano Irina Lungu, il mezzosoprano Marianna Pizzolato, il tenore Dave Monaco e il basso Mirco Palazzi. Con loro, tre formazioni vocali e strumentali di assoluto prestigio: il Münchener Bach-Chor diretto da Hansjörg Albrecht, una delle più note formazioni vocali europee; il Coro della Cattedrale di Siena ‘Guido Chigi Saracini’, diretto da Lorenzo Donati, fondato nel 2016 grazie alla proficua collaborazione tra Chigiana e Opera della Metropolitana di Siena; la Young Musicians European Orchestra, che unisce i più talentuosi giovani musicisti provenienti da vari paesi d’Europa. Concertazione e direzione d’orchestra di Paolo Olmi, tra i più affermati direttori e interpreti rossiniani del nostro tempo.

“Questa opera rappresenta un’altra conferma del ruolo dell’Accademia Chigiana, – aggiunge il presidente Rossi -, oggi riferimento assoluto come congiunzione privilegiata tra l’alta formazione professionale, la rappresentazione e la diffusione al più alto livello del grande patrimonio della musica classica”.

Stabat mater dolorosa iuxta crucem lacrimosa, dum pendebat filius... La Sequenza, attribuita a Jacopone da Todi, che l’avrebbe scritta all’inizio del Trecento ispirandosi alla lettura del Vangelo di Giovanni (Gv. 19.25), è stata inserita, prima della riforma liturgica, nella Messa del 15 settembre, Messa dell’Addolorata, e utilizzata nell’ufficio del venerdì precedente la Domenica delle Palme – spiega il rettore Minnucci -. È stata sempre molto popolare, perché ha lungamente accompagnato il rito della Via Crucis e delle Processioni del Venerdì Santo. Un canto liturgico anche se, forse, sarebbe meglio definirla una meditazione sulle sofferenze di Maria, durante la Passione e la Crocifissione di Cristo. Una preghiera che l’orante rivolge per condividere il dolore della Madre e del Figlio. I musicisti, come Gioachino Rossini, anche per la profondità del testo e per il ritmo, non potevano ignorarla”.

Opera tra le più amate del grande compositore pesarese, lo Stabat Mater fu scritto tra gli anni ’30 e ’40 dell’Ottocento, in un momento molto difficile della sua vicenda artistica e umana. Rossini aveva deciso, dopo lo straordinario successo del ‘Guglielmo Tell’, di ritirarsi a vita privata e di abbandonare la composizione per il teatro musicale. Negli interminabili anni dell’esilio creativo, aveva rotto la consegna del silenzio con due lavori sacri di vasto impegno, lo Stabat Mater e la Petite Messe Solennelle. Opera che si colloca stilisticamente tra il teatro musicale e il grande repertorio sacro, lo Stabat Mater riflette lo stile di Rossini maturo. Si percepisce il recupero delle radici della polifonia italiana, con riferimento allo Stabat Mater di Pergolesi, a cui Rossini rivolge con questa partitura un sentito e riconoscente omaggio.

Inizio concerto alle 21. Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria biglietteria@chigiana.org, 0577.220922 – +39.333.9385543 dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.30 www.chigiana.org

 

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