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MILANO – Al termine dell’udienza di ieri in cui prima è stata trattata la parte di Moby e dopo quella relativa a Cin, alla nuova proposta di concordato hanno aderito le banche e una gran parte di creditori.

Manca, tuttavia, Tirrenia in amministrazione straordinaria, alla quale è stato proposto un pagamento di 144 milioni garantiti da ipoteca con 4 navi, pari all’80 per cento dei 180 milioni di debito (di questa cifra la commissione arbitrale ne ha riconosciuti 159).

Il pm, che ha sollecitato Tirrenia a dare un parere in una decina di giorni per “non perdere tempo”, ha chiesto di estendere la richiesta di fallimento già avanzata per Cin anche a Moby per innescare, nel caso in cui venisse rigettata la proposta di concordato, l’amministrazione straordinaria. Il termine per il parere dei commissari del Tribunale fallimentare è 45 giorni prima dell’adunanza dei creditori fissata per Moby il prossimo 6 aprile e per Cin 6 giorni dopo.

La vicenda che ha un rilievo sociale elevato perché coinvolge circa 6 mila famiglie di marittimi.

Il nuovo piano Moby-Tirrenia ha il via libera dei principali creditori

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