LIVORNO – “Chiediamo la calendarizzazione in Aula subito dopo la pausa estiva della proposta di commissione di inchiesta sulla strage della Moby Prince approvata all’unanimità in commissione trasporti della Camera; ogni ulteriore rinvio sarebbe per noi incomprensibile e intollerabile”.

Lo dicono i presidenti delle associazioni dei familiari delle vittime della Moby Prince, Luchino Chessa (Associazione 10 Aprile-Familiari Vittime Moby Prince) e Nicola Rosetti (Associazione 140) in una lettera inviata al presidente della Camera, Lorenzo Fontana, e ai capigruppo di Montecitorio.

“Fin dall’inizio di questa Legislatura – sottolineano Chessa e Rosetti – siamo stati contattati da deputati appartenenti a vari gruppi parlamentari, di opposizione e di maggioranza, che ci hanno chiesto di portare il nostro contributo alla stesura della proposta di commissione di inchiesta. Adesso chiediamo che questa attenzione nei confronti delle nostre Associazioni e di tutti i familiari delle vittime, di cui siamo grati alle forze politiche, si traduca in una rapida approvazione della commissione di inchiesta senza ulteriori rinvii”. Chessa e Rosetti sottolineano, di aver “lottato per più di 32 anni per avere verità e giustizia mettendo in discussione, da soli, la ricostruzione ufficiale di quanto avvenuto quella tragica notte davanti al porto di Livorno; e continueremo a farlo, adesso che siamo all’ultimo miglio ancora di più. Non possiamo aspettare altri anni per mettere fine a questa vicenda”.

“Vogliamo arrivare ad una verità storica, lo dobbiamo alle 140 vittime del Moby Prince, a noi familiari e alla nostra nazione. Soprattutto non vogliamo lasciare questa battaglia alle nuove generazioni, ai nostri figli e nipoti – concludono – . Si tratta, adesso, di portare a termine il lavoro della commissione di inchiesta della scorsa legislatura interrotto a causa dello scioglimento anticipato delle Camere”.

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