Ciro Recce Cisl Toscana

FIRENZE – “La Cisl e la Fim della Toscana chiedono un intervento urgente delle autorità preposte e del governo a difesa dei lavoratori ed a garanzia dei cittadini-clienti; occorre evitare la perdita di posti di lavoro nel nostro territorio e garantire la piena trasparenza e sicurezza a tutela dei risparmiatori italiani”.

E’ l’appello lanciato da Ciro Recce, segretario Cisl Toscana e Flavia Capilli segretaria Fim-Cisl Toscana riguardo alla decisione di Accenture, multinazionale dei servizi bancari, presente anche in Italia da diversi anni, che ha deciso di spostare parte delle attività in India.

A farne le spese saranno un centinaio di lavoratrici e lavoratori italiani di BDM Spa (gruppo Base Digitale), perché le attività di retro-sportello e amministrativo-contabili che un tempo venivano fatte all’interno di Banca MPS e Banca Widiba (la banca on-line di MPS), erano state loro affidate dal 2019 per il tramite di Accenture.

E’ l’aspetto deleterio della globalizzazione: poiché Accenture ha sedi e forza lavoro in tutti i continenti, è facile spostare il lavoro dove costa meno e dove i diritti sono minimi.

“In ballo oggi ci sono 103 posti di lavoro, prevalentemente nel territorio toscano di Firenze, Pisa e Siena; e occorre fugare i timori legati alla delocalizzazione in India di dati sensibili della clientela” concludono i sindacalisti.

 

Purtroppo troppe volte l’etica e la sicurezza restano solo buoni principi da sventolare nelle certificazioni di sostenibilità, ma vengono poi nella realtà subordinati alla massimizzazione del profitto.

 

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