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SIENA – “Oggi presentiamo dei risultati spettacolari”. Per Luigi Lovaglio il bicchiere è pieno quasi fino all’orlo.

“Questi dati mostrano la nostra capacità concreta di garantire crescita, elevata redditività e chiarezza strategica, e questa chiarezza di scopo sta pagando per i clienti, per i dipendenti e soprattutto per i nostri azionisti – ha detto l’ad di Mps, presentando i risultati del primo semestre del 2025 -. Il nostro vantaggio sta proprio in queste relazioni profonde con i clienti, sviluppate da una rete distributiva unica sul mercato”.

Lovaglio ha rimarcato la posizione di vertice dell’istituto nel panorama bancario nazionale ed europeo: “Siamo riusciti a costruire quella che io chiamo una fortezza, uno stato patrimoniale solido in grado di proteggere il Montepaschi e di creare opportunità per i decenni a venire”.

Guardando al futuro, l’ad di Mps ha fissato l’asticella ancora più in alto per il prossimo anno: “Per il 2025 abbiamo previsto di alzare l’asticella, prevedendo un utile ante imposte a circa 1,5 miliardi di euro”. Il Cet1 ratio della banca si attesta ora al 19,6%, rafforzando ulteriormente la solidità finanziaria dell’istituto e migliorando il profilo di rischio in vista del 2025.

Nel corso della conference call, il manager si è espresso anche sull’offerta pubblica di scambio (Ops) lanciata su Mediobanca, sottolineando la determinazione della banca di acquisire il 66,67% del capitale azionario dell’istituto: “Siamo perfettamente in linea con i nostri piani. Confermiamo la nostra determinazione a creare una nuova forza competitiva sul mercato bancario italiano attraverso l’offerta per Mediobanca”.

Il banchiere ha inoltre ribadito la convinzione che l’operazione genererà valore nel lungo periodo: “Attraverso questa incredibile combinazione con Mediobanca genereremo valore sostenibile, offrendo rendimenti certi a tutti gli azionisti. Il know-how e le competenze distintive di Mediobanca integreranno perfettamente quelle di Montepaschi. Questo impegno è sostenuto dagli azionisti di Montepaschi e dalla certezza che creeremo valore sostenibile e concreto nell’immediato, apprezzato anche dagli azionisti di Mediobanca”.

Sul tema delle strategie del concorrente, Lovaglio non ha nascosto qualche perplessità: “Il futuro ci darà ragione per quanto riguarda l’Ops lanciata su Mediobanca, istituto dal quale vediamo un approccio strategico abbastanza erratico, con posizioni che cambiano senza ratio, in modo improvviso e conservativo. Siamo convinti che la nostra proposta genererà notevole crescita e notevole valore”.

E ancora. “Quello che possiamo vedere» da parte di Mediobanca è un approccio strategico abbastanza erratico, posizioni che cambiano senza seguire una ratio chiara, condizioni che cambiano all’improvviso e un atteggiamento difensivo che pone l’accento sulla protezione piuttosto che sulla creazione di valore”, ha concluso l’ad, confermando la volontà di raggiungere il 66,7%