SIENA – “Se l’Italia crede che ci siano altri modi per adempiere e per uscire dalla proprietà di Mps, spetta a loro avanzare proposte. Noi restiamo in contatto con le autorità”.

E’ stata lapidaria una portavoce Ue commentando il caso Mps dopo il fallimento delle trattative tra il Mef e Unicredit. “L’Italia deve essere all’altezza degli impegni” presi con Bruxelles nel 2017 per la privatizzazione di Banca Monte dei Paschi di Siena, ha concluso la portavoce.

Mps, ora è ufficiale. Unicredit e Mef interrompono i negoziati

Intanto rimbalzano i bond subordinati di Mps, oggetto di pesanti vendite ieri. I titoli recuperano terreno dopo che dal governo sono trapelate rassicurazioni sull’impegno cercare per Siena, che potrebbe aver titolo a una ricapitalizzazione precauzionale, una soluzione di mercato.

I quattro titoli subordinati, del valore complessivo di 1,75 miliardi di euro, segnano rialzi compresi tra il 6,4% del bond da 300 milioni con scadenza nel 2030 e il 9,3% di quello da 750 milioni in scadenza nel 2028.

Intanto l’ufficio di presidenza della commissione bicamerale d’inchiesta sul sistema bancario ha deciso di convocare in audizione gli amministratori delegati di Unicredit, Andrea Orcel, e Mps, Guido Bastianini, il prossimo 8 novembre. Le audizioni si terranno a partire dalle 17:30, a mercati chiusi.

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