FIRENZE – Una fuga in avanti destinata a non fare proseliti. Siena però non sembra curarsene e con l’atto di indirizzo approvato in giunta, volge la testa alla multitutility regionale.

Il progetto è ormai in fase avanzata e la fascia centrale della Toscana, con Firenze capofila, promette di rivoluzione il sistema dei servizi. Dall’acqua all’energia, fino ai rifiuti. Nel sud della regione questa operazione è stata vista con una certa diffidenza, scaturita dalla preoccupazione che le amministrazioni potessero perdere potere, a vantaggio dei privati. Le uniche aperture erano arrivate dal sindaco Luigi De Mossi, che ieri con il resto della giunta ha deliberato “di dare mandato al servizio partecipate di approfondire gli aspetti tecnico amministrativi relativi all’ipotesi di adesione alla nuova multiutility della Toscana”.

Le ragioni di questa decisione è così motivata. “L’adesione alla nuova multiutility – scrive ancora la giunta – rappresenta in generale un’opportunità per la valorizzazione politica, economica e finanziaria delle partecipazioni comunali e consente una razionalizzazione dei processi di controllo politico-strategico e amministrativo-gestionale attualmente in essere tra il Comune di Siena e le partecipate”.

Obiettivo è anche “massimizzare la posizione politica e strategica del Comune di Siena rispetto all’attuale assetto della governance dei servizi pubblici locali nei settori di ambiente, ciclo idrico integrato ed energia”.

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