Quindici corpi ancora da cercare racchiusi nel cuore della Costa Concordia. Oltre un mese dopo la tragedia nelle acque dell’Isola del Giglio, sono riprese le ricerche dei dispersi concentrandosi sul ponte 4.

L’impalcatura Per facilitare le operazioni di ricerca è stata costruita un’impalcatura per muoversi con minori difficoltà sul ponte 4. Il corridoio e' diventato un pozzo, come ha detto l'altro giorno Gabrielli, in cui potrebbero trovarsi almeno alcune delle 15 persone disperse.

I sub europei E’atteso per questa sera l'arrivo all'Isola del Giglio di un primo gruppo di tecnici attivati dal sistema di Protezione civile europea (provenienti da Svezia, Francia, Svizzera, Germania ) che si affiancheranno, per le attivita' di ricerca dei 15 dispersi tra passeggeri ed equipaggio, ai soccorritori italiani. Un secondo gruppo, invece, arrivera' nella giornata di mercoledì.. Oggi intanto il mare, dopo la finestra di una settimana, e' tornato mosso e al momento ogni tipo di attivita' e' sospesa. Il pontone Meloria, dopo aver terminato le operazioni di defueling dei primi sei dei quindici serbatoi della Concordia ha fatto rientro in porto, mentre la nave cisterna Elba ha fatto rotta verso Livorno per svuotare gli oltre 1300 metri cubi di carburante pompati. Rimangono da svuotare ancora i nove serbatoi della parte centrale e di poppa e la sala macchine. I tecnici della Neri Smit, non appena le condizioni meteo marine lo consentiranno, riposizioneranno il pontone ed inizieranno la flangiatura dei tank rimasti.

Articolo precedenteRete Comuni, sindaci italiani in prima linea contro l’evasione fiscale
Articolo successivo«Voglio un Pdl libero e non remissivo». La doppia sfida di Michelotti che prepara l’assemblea del prossimo 3 marzo