E' durata appena un quarto d'ora la prima udienza del processo sul naufragio della nave Costa Concordia a causa dello sciopero nazionale degli avvocati a cui hanno comunicato di aderire sia il difensore del comandante Francesco Schettino, Domenico Pepe, sia almeno una dozzina di avvocati di parte civile. Il presidente del collegio del tribunale, Giovanni Puliatti, dopo aver fatto fare l'appello, ha quindi chiuso l'udienza rinviandola al 17 luglio. Solo due persone nell'area riservata al pubblico, mentre sono decine i giornalisti, tanti gli stranieri, che hanno preso posto nella galleria del teatro.

Domnica si costituisce parte civile A sorpresa in aula per costituirsi parte civile nel processo anche Domnica Cemortan, la giovane moldava che era con il comandante Schettino quando lasciò la Costa Concordia, si e' presentata stamani in aula a Grosseto con un legale. L'istanza sarà presentata alla prossima udienza. Domnica Cemortan, dopo aver lasciato il teatro di Grosseto si è recata con un suo avvocato alla Procura di Grosseto per presentare una denuncia contro Costa Crociere spa, così come già fatto nei mesi scorsi da altri naufraghi, chiedendo di accertare se ci furono anche responsabilità penali dei vertici della compagni di navigazione. Domnica nella sua breve presenza in aula ha potuto osservare da una certa distanza il comandante Francesco Schettino, seduto sul banco degli imputati, collocato sul lato opposto e in una posizione più avanzata rispetto alla zona riservata alle parti offese, entrambi con le spalle rivolte alla galleria in alto dove si trovano i giornalisti. I due non si sarebbero incrociati, anche perché gli ingressi per l'imputato e le altre parti sono separati. E comunque Schettino è rimasto per tutta l'udienza rivolto verso la cattedra dei giudici, senza girarsi indietro. Secondo i racconti di chi le era vicino in aula, Domnica ha scambiato solo brevi frasi con il suo legale, poi quando il presidente del collegio ha interrotto l'udienza, è rapidamente uscita da teatro per andare in Procura.

Seconda estate con il relitto Intanto l’Isola del Giglio sta vivendo la seconda estate consecutiva in compagnia del relitto. Il “gigante bianco” è ancora spiaggiato a Giglio Porto piegato su un fianco a Punta Gabbianara. E la paura, tra gli operatori turistici gigliesi, èche i saldi negativi del 2012 possano ripetersi. Allora la stagione si chiuse con un calo di circa il 25 per cento nelle presenze del turismo stanziali, quelli cioè che decidono di trascorrere nell'isola almeno una settimana. E le disdette fioccarono una dopo l'altra. Nei mesi di aprile e maggio al Castello e al Campese sfiorarono il 40 per cento. L'aumento, fu in quel caso nel numero di turisti “mordi e fuggi”, quelli attratti dalla grande nave che calavano sul gioiello dell'Arcipelago toscano giusto il tempo di una foto ricordo con il relitto. Oggi a stagione ormai iniziata, seppur in presenza di timidi segnali di ripresa, i timori rimangono sempre gli stessi. La lotta, oggi piu' che mai, rimane quella contro il tempo. Lo aveva detto il sindaco dell'isola Sergio Ortelli: «la nave deve essere portata via bene e in fretta. Non saremo disposti ad accettare la terza stagione con il relitto davanti al nostro mare». E il gigantesco cantiere allestito intorno alla Concordia non ha mai smesso di lavorare. Le trivellazioni sono terminate dopo le difficoltà iniziali, le piattaforme che sosterranno la nave sono state collocate e i primi tre cassoni che dovranno farla galleggiare sono installati. E così il mese di settembre sarà quello decisivo per conoscere le sorti del progetto (leggi). Entro la fine di quel mese, infatti, la nave verrà ruotata e rimessa in assetto verticale. Solo allora potranno essere valutate le reali condizioni anche della parte ad oggi sommersa, applicati i cassoni mancanti e portata nella sua destinazione finale entro aprile 2014. Piombino, ad oggi, rimane il porto più avvantaggiato (leggi). La Regione Toscana, infatti, ha chiesto e ottenuto dal Governo 111 milioni di euro per il suo adeguamento, oltre allo stanziamento di oltre 50 milioni della Regione stessa. E proprio ieri la Giunta toscana ha dato il via libera al nuovo piano regolatore della città, un percorso partito nel 2008 e che consentirà di fare anche gli adeguamenti necessari ad accogliere la Concordia.

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