Venti anni fa, esattamente l’11 gennaio 1999, ci lasciava Fabrizio De André, uno dei capisaldi della canzone d’autore italiana. Con le sue canzoni dissacranti e piene di storie di anime nere, corrotte e perse, rivoluzionò la musica italiana. Da allora la forza è l’attualità delle sue straordinarie canzoni sono rimaste immutate e non solo per la poesia e la verità che trasudano dai suoi testi ma anche per la straordinaria forza della sua musica. Per ricordare il genio e la sensibilità artistica del cantante genovese, il Teatro Mario Spina si è affidato alla felice vena improvvisativa e la virtuosistica padronanza del pianoforte di Danilo Rea che offrirà al pubblico un tributo personalissimo all’indimenticabile Faber.

Dal jazz al pop e ritorno Unanimemente considerato fra i migliori pianisti jazz della scena mondiale, in realtà Rea attraversa generi diversi lasciando sempre un segno personalissimo. E la sua creatività lo spinge a mettere alla prova le sue capacita tecniche ed artistiche in contesti sempre nuovi rispetto a quello jazzistico originario. Dal jazz al pop e ritorno: cosi potremmo descrivere il percorso musicale che Danilo Rea ha fatto fino ad oggi. Il nome di Danilo Rea potete trovarlo tra i credits di dischi di Mina ( ascoltatevi per rimanere in tema la straordinaria versione della Canzone di Marinella cantata da Mina e De Andrè con l’ accompagnamento del piano di Danilo Rea) Claudio Baglioni e Fiorella Mannoia: ricercatissimo nel giro del pop e della musica leggera come nei concerti con i mostri sacri del jazz mondiale: da Chet Baker a Micheal Brecker Lee Konitz e Kenny Wheeler. Fra le ultime esperienze da ricordare l’avventura live con Gino Paoli con lo spettacolo “Due come noi” che… un prezioso esempio di come due artisti assoluti possano interpretare in modo innovativo alcuni classici della storia della musica italiana e internazionale e lo straordinario successo di «Bach is in the air», un disco e una tournée con Ramin Bahrami, pianista classico culture di Johann Sebastian Bach, suonando Arie, Preludi e Fughe. Senza dimenticare il suo disco piu recente, Lirico un omaggio personale in chiave jazz alla grande tradizione operistica.

 

 

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