«Soluzione inevitabile, ma adesso occorre restare a fianco degli operatori prima che sia troppo tardi». Così il vescovo di Pistoia Fausto Tardelli si rivolge agli operatori del comparto sciistico dell’Appennino Pistoiese, che non potranno riaprire gli impianti prima del 5 marzo.

Per Tardelli, spiega una nota, «dobbiamo essere consapevoli che l’ordinanza del ministro Speranza andrà a mettere in ulteriore grave difficoltà gli operatori del turismo della montagna. Parliamo, oltre che dei gestori degli impianti, soprattutto di realtà familiari, piccole, che già da due anni non riescono a lavorare con continuità. Sappiamo tutti che queste misure sono necessarie. Dolorose, ma necessarie. Al tempo stesso vogliamo essere vicini a tutte le famiglie e i lavoratori della montagna».

«Anche se può essere poca cosa – conclude il vescovo -, la Chiesa conosce l’impegno e l’amore per il territorio di queste persone, che negli anni, non sempre supportati da politiche lungimiranti, hanno continuato ad investire sul territorio, nelle loro attività. Un territorio che rischia di non farcela senza gli adeguati sostegni».

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