Foto Gonews
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Sotto lo slogan «Ribelliamoci», l’associazione Vittime del Salva-Banche scende di nuovo in piazza, a Montecitorio. «Risparmio azzerato, ladro tutelato» si legge su un cartello. «31 miliardi di subordinate nelle tasche dei risparmiatori comuni, ma chi vigila?», c’è scritto su un altro. Alcuni manifestanti sbattono i coperchi delle pentole, altri suonano trombette e vuvuzela. L’associazione, nata per difendere i risparmiatori che hanno perso i soldi investiti nelle quattro banche Banca Etruria, Banca Marche, CariFerrara e CariChieti, afferma che le banche italiane «sembrano essere scivolate in un precipizio senza possibilità di fermarsi – si legge in un volantino – dove i responsabili amministratori delle banche rimangono impuniti, Banca d’Italia e Consob restano a guardare e il governo che allo sbando, si dimostra non all’altezza di gestire la situazione, adottando misure casuali di azzeramento dei risparmi, ogni volta in una forma diversa, senza regole certe e senza una seria guida politica».

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