Una nuova pista potrebbe portare alla verità sugli 8 omicidi del mostro di Firenze. La pista porterebbe alla ‘strategia della tensione’. A riferirlo questa mattina i quotidiani Qn, la cronaca fiorentina di Repubblica e il Corriere Fiorentino. Il Pm che ha sempre indagato sui delitti del mostro, Paolo Canessa, ora Procuratore capo a Pistoia, avrebbe indagato un ex legionario, Giampiero Vigilanti, 86 anni, residente a Prato. L’inchiesta sarebbe condotta in collaborazione con il Procuratore aggiunto di Firenze Luca Turco. L’uomo, secondo quanto spiegato, conosceva Pietro Pacciani: come lui nel 1951 abitava a Vicchio, nel Mugello, quando quest’ultimo uccise l’ex rivale sorpreso con la sua ragazza. Vigilanti sarebbe stato sentito da Canessa più volte negli ultimi mesi e condotto nei luoghi dove vennero uccise le coppiette. Era già stato coinvolto marginalmente dalle indagini. La pista nera era stata già emersa 30 anni fa e poi ripresa dopo un esposto dell’avvocato Vieri Adirani, legale dei familiari di Nadine Mauriot, una delle vittime del mostro. Secondo quanto emerso Vigilanti venne perquisito nel settembre 1985, tre giorni prima della prima perquisizione a Pietro Pacciani. Sembra fosse stato segnalato da alcuni vicini come possibile ‘mostro’. Nella sua abitazione furono trovati alcuni ritagli di giornali sui delitti delle coppiette. Nove anni più tardi, nel 1994, si legge ancora sui quotidiani, dopo una lite con un vicino di casa l’ex legionario fu perquisito una seconda volta e in casa i Carabinieri gli trovarono 176 proiettili calibro 22 di marca Winchester serie H, gli stessi usati dal mostro di Firenze. Gli accertamenti non portarono a niente e Vigilanti venne scagionato. Due anni fa le indagini si sarebbero nuovamente concentrate su di lui e su alcuni suoi racconti.

Vigilanti: «Non ho paura di niente» «Non ho paura di niente, non ho fatto nulla». Sono state queste le parole dell’ex legionario  Vigilanti, ai microfoni della Tgr Rai della Toscana. «Ho sempre avuto quattro pistole: sono venuti da me – dice riferendosi agli inquirenti – e poi se ne sono andati, quindi vuol dire che sono in regola».

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