VOLTERRA – Avviare persone svantaggiate o emarginate al lavoro agricolo con le mansioni di pulitura e potatura delle piante di olivo.

E’ l’obiettivo di un nuovo progetto voluto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra che vede al centro l’agricoltura sociale, ossia un’azione di recupero della funzione sociale che l’agricoltura aveva in origine, con i valori di solidarietà e integrazione a sostegno della dimensione relazionale, uniti alla valorizzazione del paesaggio e delle olivete presenti sul territorio. I soggetti coinvolti, insieme alla Fondazione CRV, sono l’associazione APOT (Produttori olivicoli toscani), l’amministrazione carceraria del Penitenziario di Volterra, l’Azienda Usl Nord Ovest Toscana e Società della salute, e la cooperativa Sociale La Torre; mentre la Regione Toscana ha finanziato il progetto con 100.000 euro.

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Olivete malcondotte o mal coltivate, si cerca il recupero della loro produttività

«Lo scopo di questa iniziativa, che avrà una durata biennale, è avviare 12 persone svantaggiate o emarginate al lavoro agricolo, con le mansioni di pulitura e potatura delle piante di olivo nell’ottica di individuare una squadra di lavoro professionalmente formata. Infatti, – afferma Massimo Carlesi membro della Commissione agricoltura della Fondazione CRV – dopo un accurato censimento, sono state individuate olivete malcondotte o mal coltivate se non proprio abbandonate, quindi si cerca il recupero della loro produttività, in accordo con i proprietari, insieme al miglioramento ambientale ma anche storico e culturale. Ricordo che Volterra nell’Ottocento era una delle sedi principali di olivocoltura, attività che si è perduta nel tempo. Questa potrebbe essere un’occasione per creare nuove opportunità lavorative legate al territorio, e se i risultati lo permetteranno, anche di ripetere l’esperienza in contesti analoghi. La formazione dei partecipanti – continua Carlesi – è a carico di APOT, che si occuperà di insegnare la tecnica specifica, mentre l’accompagnamento e la logistica sarà affidata alla cooperativa La Torre. Le Aziende Agricole Banti, Ruffo e la Fattoria Monti hanno prestato terreni, strutture e attrezzature per lo svolgimento dell’attività didattica durante questi due anni. La Fondazione CRV con APOT anticiperanno le spese correnti per l’avviamento del progetto in attesa dell’erogazione dei fondi regionali. A breve sarà organizzato un evento di presentazione presso il Centro Studi di Volterra».

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