SIENA – “Salvaguardare i cavalli e correre il Palio in dieci. Il primo lo abbiamo centrato, il secondo no”. Microfoni spianati, taccuini pronti e il sindaco Luigi De Mossi pronto a ruotare a 360° su tutto quello che è accaduto in questo Palio.

In realtà, al di là, di un appello alla difesa collettiva della festa e all’importanza di dare attenzione massima alla tutela dei barberi, non ci sono grandi spunti per proiettarsi nel futuro della Festa. “Ho parlato con il decano dei capitani – ha affermato il sindaco – e sicuramente mi confronterò con gli altri e con i priori, ma non è questo il momento di fare un ragionamento. Certo, tutto è perfettibile e la macchina ha mostrato tutta la ruggine per i due anni di inattività, ma era fondamentale tornare a correre il Palio”.

Per Siena e per chi continua, anche attraverso le procure, a chiedere l’interruzione della Festa: “Non inseguiamo e non ci facciamo condizionare dagli animalisti o da coloro che, anche in queste ore, si confermano essere nemici di una città e di una comunità. Il Palio ha sempre saputo anticipare i tempi e lo ha fatto anche questa volta”. Nessun passo in avanti invece sul mossiere Renato Bircolotti. Domenica, dopo l’estrazione delle Contrade, è in programma una riunione con i capitani per una decisione definitiva.

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