Un lungo applauso ha accolto nell’Entrone di Palazzo Pubblico a Siena il Drappellone disegnato dall’artista senese Laura Brocchi per il Palio di Provenzano del 2 luglio, dedicato quest’anno ai 200 anni del Teatro dei Rozzi. Sulla sinistra le contrade sono rappresentate a sbalzo su mattonelline di rame ricoperto di argento mentre sul lato destro è raffigurata la Madonna che ha il volto della mamma dell’artista. Il velo azzurro ha la forma di un drappeggio che come un sipario si apre sul primo attore della Carriera: il cavallo. Nella pupilla dell’animale il riflesso del giubilo. Le maschere, che richiamano l’attività teatrale, sono inserti di stoffa cuciti dalle amiche di Brocchi, gli stemmi, quelli del Comune e del Popolo sono stati realizzati con lo stile utilizzato da Cesare Olmastroni, una scelta dettata  sempre dal cuore nei confronti del pittore recentemente scomparso.

L’omaggio del sindaco a Olmastroni E proprio all’artista senese ha rivolto il suo omaggio il sindaco di Siena Bruno Valentini nel suo discorso: «In questo giorno di Festa, un pensiero speciale va ad una persona che ha dato tanto e fatto tanto per il Palio, e che se potesse sarebbe senz’altro qui con noi oggi» ha detto il primo cittadino. «Il Palio è la nostra Festa, la più bella di tutte, e nessuno potrà mai cancellarla, snaturarla o denigrarla, noi non lo permetteremo» ha concluso Valentini.

Il Masgalano di Penko Presentato anche il Masgalano, il premio che viene assegnato alla Contrada le cui comparse si distinguono nei cortei storici che precedono i Palii di luglio e agosto, realizzato quest’anno dal maestro di arte orafa Paolo Penko, offerto da Lions Club Siena, in occasione del 60esimo anniversario del club senese e dei 100 anni del Lions International.

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