penna-e-calamaioLa letteratura è conoscenza, viaggio, emozioni, scoperta di se stessi, degli altri e del mondo. Ne troveremo conferme anche in questa rubrica che, settimanalmente, proporrà frammenti d’autore. Un piccolo “manuale d’uso” per i nostri giorni comuni e, soprattutto, per i sentimenti che dentro quei giorni abitano.

Nel 1964 Pier Paolo Pasolini scrisse un testo poetico, guarda caso intitolato “Profezia”, che parlava di un “Alì dagli occhi azzurri… scendere da Algeri, su navi a vela e a remi… sbarcare a Crotone o a Palmi, a milioni, vestiti di stracci asiatici, e di camicie americane…”. Quarant’anni fa il poeta-veggente aveva capito quale rivoluzione geopolitica, da lì a poco, sarebbe esplosa con un Sud (i poveri) che avrebbe fatto irruzione nel mondo ricco del Nord. E così l’Italia avrebbe visto replicarsi in dimensioni ancora più vaste lo stesso fenomeno di migrazioni – sempre un doloroso salire da Sud verso Nord – che essa stessa aveva vissuto nemmeno un secolo prima.

[…]

Alì dagli Occhi Azzurri
uno dei tanti figli di figli,
scenderà da Algeri, su navi
a vela e a remi. Saranno
con lui migliaia di uomini
coi corpicini e gli occhi
di poveri cani dei padri
sulle barche varate nei Regni della Fame. Porteranno con sé i bambini,
e il pane e il formaggio, nelle carte gialle del Lunedì di Pasqua.
Porteranno le nonne e gli asini, sulle triremi rubate ai porti coloniali.
Sbarcheranno a Crotone o a Palmi,
a milioni, vestiti di stracci
asiatici, e di camicie americane.
Subito i Calabresi diranno,
come da malandrini a malandrini:
«Ecco i vecchi fratelli,
coi figli e il pane e formaggio!»
Da Crotone o Palmi saliranno
a Napoli, e da lì a Barcellona,
a Salonicco e a Marsiglia,
nelle Città della Malavita.
Anime e angeli, topi e pidocchi,
col germe della Storia Antica
voleranno davanti alle willaye.

Essi sempre umili
Essi sempre deboli
essi sempre timidi
essi sempre infimi
essi sempre colpevoli
essi sempre sudditi
essi sempre piccoli,
essi che non vollero mai sapere, essi che ebbero occhi solo per implorare,
essi che vissero come assassini sotto terra, essi che vissero come banditi
in fondo al mare, essi che vissero come pazzi in mezzo al cielo,
essi che si costruirono
leggi fuori dalla legge,
essi che si adattarono
a un mondo sotto il mondo
essi che credettero
in un Dio servo di Dio […]

 

 

[Pier Paolo Pasolini, da “Profezia”, in Alì dagli occhi azzurri]

 

Articolo precedenteSos sangue. Donazioni in calo in Toscana
Articolo successivo“Incancellabile”. La strage di Viareggio svelata in una mostra-documento