La certificazione del Bureau Veritas attesta qualità e tracciabilità per la Pasta dei Coltivatori Toscani prodotta con il marchio del Consorzio Agrario di Siena. La cerimonia di consegna degli attestati di certificazione Iso 22005 si è tenuta venerdì scorso nella sede del Consorzio in via Pianigiani a Siena. Per l’occasione la Pasta dei Coltivatori Toscani è stata anche l’oggetto della sfida tra lo chef Ettore Silvestri e la food blogger Sabina Fiorentini nello showcooking di “Doppio Fuoco”, l’iniziativa realizzata insieme a Confcommercio Siena. La certificazione di Bureau Veritas, l’ente leader a livello mondiale nei servizi di controllo, verifica e certificazione per la qualità, sicurezza e salute, ambiente e responsabilità sociale, giunge dopo un lungo iter di studi, analisi e riscontri sull’intera filiera di produzione della Pasta dei Coltivatori Toscani.

Un riconoscimento di filiera «Da diversi anni lavoriamo alla produzione e alla commercializzazione di questo prodotto – ha sottolineato Fausto Ligas, presidente del Consorzio Agrario di Siena -, per il quale abbiamo realizzato anche un Progetto Integrato di Filiera. Da oggi abbiamo un valore aggiunto e una garanzia in più per il consumatore per un prodotto toscano al 100%, con un brand e una qualità sicuramente più elevati rispetto a tanti altri marchi e con una territorialità unica. Non solo, la stessa garanzia va a vantaggio del produttore che si vede nuovamente riconosciuto il merito di un lavoro attento e preciso svolto ogni giorno in ogni step della filiera». «Il Consorzio Agrario ha implementato tutta una serie di regolamenti che vanno poi rispettati – ha spiegato Paolo Tondi di Bureau Veritas Italia -, a garanzia della qualità e della sostenibilità della pasta. Una certificazione che assume un valore importante in un momento in cui i prodotti di questa terra sono messi a forte rischio taroccaggio. Questa pasta ha tutto il percorso di filiera garantito, in primis dalle verifiche interne del Consorzio Agrario dalla semina, alla trasformazione passando dalla raccolta, ma in secondo luogo anche dall’ente di certificazione che con una periodicità definita deve fare le proprie verifiche e attestare, come è successo, l’ottenimento di un livello di permormance veramente elevato».

La Pasta dei Coltivatori Toscani E’ un progetto che prevede l’intero ciclo produttivo in Toscana con certificato di tracciabilità che ne testimonia l’origine dal grano toscano e della lavorazione in toscana e che da oggi vanta una nuova certificazione di qualità Iso 22005. Il solido patto di filiera che sottende al progetto del Consorzio Agrario di Siena garantisce che il contributo di ciascun attore della filiera stessa sia correttamente remunerato, senza eccessi e senza disparità. Altro aspetto da non sottovalutare è la produzione a chilometro zero nel rispetto ambientale. La commercializzazione della pasta, infatti, non comporta lunghi tragitti ed elevato inquinamento, valorizza il lavoro degli agricoltori toscani impegnati da sempre a trarre il meglio da un territorio bellissimo e impegnativo come quello toscano. La Pasta dei Coltivatori Toscani è sinonimo di garanzia per il grano e per la pasta: 100% Toscana dalla radice alla confezione. Il mulino dista al massimo 200 chilometri dai campi, il pastificio dista 104 chilometri dal mulino: poca strada, poco inquinamento.

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