Foto Cristian Lamorte

«Tra guardie e ladri io sto sempre dalla parte delle guardie, se qualcuno sbaglia paga ma non mi sembra questo il caso». Così il segretario della Lega Matteo Salvini all’uscita dal carcere di Ranza a San Gimignano (Siena) dove ha incontrato alcuni degli agenti di Polizia Penitenziaria indagati per tortura. «E’ stato un incontro interessante e commovente perché ho parlato con quelli che sono stati crocifissi come torturatori, che sono onesti lavoratori e che fanno uno dei lavori più difficili al mondo» ha aggiunto Salvini ribadendo: «Qualcuno è stato condannato ancor prima del processo, ci sono torturatori senza torturati, aggressori senza aggrediti, denunciati senza denuncianti, c’è qualcosa che non funziona. Gli uomini e le donne in divisa di polizia penitenziaria non meritano di essere trattati come delinquenti, assassini o torturatori. Mi risulta che ci sia un video, che tutti gli italiani possano vedere queste immagini e gli italiani si faranno la loro idea».

«Spero vengano prosciolti il prima possibile»  «Sospendere 15 persone, additare 15 lavoratori come il male del mondo senza straccio di processo mi sembra da Paese incivile» ha aggiunto Salvini. «Qualcuno dei benpensanti di sinistra che sta condannando questi ragazzi vorrei che passasse una giornata di lavoro dentro, nei loro panni. Spero che questi 15 ragazzi vengano prosciolti il prima possibile e che i 4 sospesi possano tornare al lavoro il primo possibile perché in questo periodo non hanno lo stipendio, non pagano il mutuo, non pagano le bollette e sono fantasmi ha spiegato il segretario della Lega. «Mi sembra una richiesta assolutamente legittima e ringrazio i sindacati per le battaglie che fanno» ha poi risposto ai giornalisti che gli chiedevano cosa ne pensasse della richiesta dei sindacati di Polizia Penitenziaria di istituire la figura del Garante di Forze di Polizia. «Un ragionamento che si faceva con il collega della giustizia che poi è ancora stesso così come in decreto sicurezza avevamo inserito un pacchetto sicurezza a tutela dei lavoratori delle carceri che è stato poi stralciato dal presidente della Camera Fico» ha aggiunto Salvini.  «Se il ministro della giustizia, almeno a parole, è più vicino ai detenuti che ai suoi lavoratori, che a volte vivono peggio dei detenuti, è un problema. Fossi io il ministro della giustizia starei vicino ai miei ragazzi, ma ognuno ha la sua sensibilità» ha aggiunto Salvini.

Regionali: «Ciò che fa sinistra non mi interessa» A margine del suo incontro con la stampa Salvini ha anche parlato di elezioni regionali: «Quello che fanno Pd e 5 Stelle mi interessa men che zero, ci stiamo organizzando noi in Umbria, in Emilia Romagna, in Calabria poi arriverà la Toscana» ha detto il segretario della Lega rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano se il modello civico Pd-M5S adottato per le elezioni regionali in Umbria potesse essere in qualche modo replicabile anche in Toscana. «Siamo pronti, stiamo ragionando di progetti, di squadra, di cose da fare, quello che fa la sinistra mi interessa zero» ha aggiunto Salvini sottolineando che «il centrodestra si presenterà in forma allargata, liste civiche, sindaci, gente che non ha mai fatto politica. In Toscana abbiamo vinto in tanti comuni, Siena, Pisa, Pistoia,  Massa, Arezzo, obiettivo non è partecipare ma per la prima volta dopo 50 anni liberare la Toscana» ha concluso Salvini.

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