FIRENZE – Nessun debito nei confronti della Regione. “Capiamo che il governatore Giani voglia far quadrare i conti del bilancio, ma scaricarne il peso sulle pmi dichiarando cose non vere ci pare inaccettabile”.

Presa di posizione che porta la firma di presidente di Pmi Sanità, Gennaro Broya de Lucia, l’associazione nazionale delle piccole e medie imprese impegnate a rifornire gli ospedali del materiale necessario alle diagnosi ed alle cure. “L’applicazione del payback dispositivi medici ad aziende (circa 2mila) che, per aggiudicarsi le gare di appalto, hanno già dovuto offrire notevoli ribassi sul prezzo iniziale (anche fino al 40%), determinerebbe vendite in perdita con il grave rischio di fallimento e il licenziamento di circa 200mila lavoratori”, ha proseguito il presidente.

Broya aggiunge ancora che “gli atti del Governo e delle Regioni sono stati impugnati al Tar del Lazio che ha sospeso le richieste di pagamento rinviando tutto alla Corte Costituzionale” e anche se “la Consulta smentisse il Tar, mandando sul lastrico centinaia di aziende, quei soldi non arriverebbero comunque. Dunque come si può sperare di incassarli insieme a nuove richieste?”.

“La verità – conclude Broya de Lucia – è che la Toscana ha speso troppo coprendo il bilancio con un artifizio chiamato payback e Giani e Scaramelli provano a fare il gioco delle tre carte: si è speso più di quello che c’era in cassa e ora ci si presenta con il cappello in mano non sapendo come risolvere la situazione”.

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