FIRENZE – Le fondazioni bancarie potrebbero aiutare i piccoli Comuni per l’attuazione del Pnrr. A dirlo Francesco Profumo, presidente Acri, che oggi ha aperto un convegno sul tema promosso dall’associazione insieme alla Fondazione Cr Firenze.

Per l’attuazione del Pnrr è importante pensare «al tema delle pubbliche amministrazioni, e soprattutto dei piccoli comuni che da soli non ce la fanno – ha detto Profumo -. In alcuni casi le fondazioni potrebbero accompagnarli». Secondo Profumo, le fondazioni di origine bancaria potrebbero essere d’aiuto «mettendo a disposizione competenze non solo tecniche ma anche fiscali, giuridiche, di tipo finanziario, sulla valutazione dell’impatto, in modo tale che si stimoli la creazione di progetti preliminari che sono l’elemento essenziale per dare risposta ai bandi che saranno fatti a tutti i livelli. L’impegno delle fondazioni è in questa direzione, cioè di accompagnamento di soggetti prevalentemente fragili, che attraverso un’operazione di questo genere possono effettivamente contribuire a questa grande partita del Pnrr».

«Serve personale esperto»

Inoltre, parlando in merito al personale che sarà reclutato sui territori per l’attuazione dei progetti del Pnrr Profumo ha detto che deve essere composto da donne e uomini che «non possono essere tutti neolaureati: fare l’advisory in progetti complessi ha bisogno di esperienza, ha bisogno di aver sbagliato qualche volta nel passato, quindi ci vuole una coralità di partecipazione. Certamente è una grande opportunità – ha sottolineato Profumo – anche per i nostri giovani: se noi riusciremo a fare un accordo, un patto generazionale, quindi con persone esperte e giovani che vengano messe in gioco su questo grande tema del Pnrr, faremo un buon servizio al nostro paese, e metteremo le condizioni perché nel futuro non ci ritroviamo in una situazione come questa di parziale scopertura. Il Sud del nostro paese ha ancora più bisogno di questo».

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