saverio-12«Non so quanto c’entri il femminicidio con questo lavoro. Ma di sicuro c’entrano i rapporti di potere all’interno della coppia, di cui quasi ovunque si trovano tracce»

Saverio La Ruina

Una personale dedicata a Saverio La Ruina, artista tra i più premiati e originali della scena italiana. Dallo spettacolo che l’ha rivelato, “Dissonorata”, a quello che ha confermato il suo talento, “La borto”. Con pochi elementi scenici – un abitino, le ciabatte, una sedia e la musica dal vivo – dà vita a personaggi femminili indimenticabili. Donne del sud, offese, ferite, orgogliose. Con il suo ultimo lavoro, “Polvere” (in scena al Teatro Manzoni di Calenzano il 28 marzo), sposta l’attenzione sull’uomo, essendo la violenza sulle donne anche un problema degli uomini.

Il potere della polvere Le botte, gli stupri sono la parte più fisica del fenomeno; l’uccisione della donna la parte conclusiva. Ma c’è un prima, immateriale, impalpabile, polvere evanescente che si solleva piano intorno alla donna, la circonda, la avvolge, ne mina le certezze, ne annienta la forza, il coraggio, spegne il sorriso e la capacità di sognare. Una polvere opaca che confonde, fatta di parole che umiliano e feriscono, di piccoli sgarbi, di riconoscimenti mancati, di affetto sbrigativo, talvolta brusco.

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