postinoPare che prima o dopo arrivi. Più dopo che prima. Cioè: un giorno sì e uno no. Ma anche no. Perché la priorità la hanno i servizi finanziari. Ma quand’è che arriva, la posta, a Montecarlo (Lucca)? Da quando sanno che il mese prossimo entrerà in vigore il servizio di consegna a giorni alterni se lo domandano i cittadini e lo chiede il sindaco di quel Comune, che registra i disservizi su cui adesso il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Stefano Mugnai interroga la giunta regionale toscana per chiederle se «intenda intervenire per evitare che si creino i disservizi descritti e quali azioni pensa di mettere in atto per far ripristinare il normale servizio di consegna».

«Incoerente rispetto agli obiettivi del pubblico servizio» I disagi temuti a Montecarlo, in provincia di Lucca, non sarebbero un caso isolato: «Sperimentata da oltre un anno in Italia, questa procedura ha creato disservizi e disagi conclamati e – asserisce Mugnai nel suo atto – tra le proteste di cittadini ed imprese, è passata dai banchi dei consigli comunali, provinciali e regionali fino in Parlamento con interrogazioni precise». Questo perché, prosegue: «La consegna della posta a giorni alterni, oltre ad essere penalizzante per il territorio lucchese, è incoerente rispetto agli obiettivi del pubblico servizio e palesemente in contrasto con la direttiva comunitaria che prescrive come il servizio postale debba almeno garantire consegna e ritiro della corrispondenza per cinque giorni a settimana per tutti i cittadini dell’Unione e come esso rappresenti, specie per le zone remote, montane o scarsamente popolate un elemento di coesione sociale. Un servizio, inoltre, che ha assunto un valore universale e per il quale Poste Italiane riceve da tempo un contributo dallo Stato per coprire parte dei costi».

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