Massimiliano Dindalini
Massimiliano Dindalini

A due giorni dal voto per la nomina dei consiglieri in Provincia di Arezzo è il segretario provinciale Pd  Massimiliano Dindalini a commentare l’esito delle elezioni che hanno visto affermarsi il centro sinistra con sei seggi più uno ai civici. «Sarà un Consiglio provinciale in linea con le esigenze del territorio – dichiara Dindalini -. Il centrosinistra rappresenta la maggioranza con sei consiglieri, seguito da cinque consiglieri del centrodestra e un consigliere dei civici, ma questo dato non va politicizzato. A questo punto credo sia inutile puntare il dito e appigliarsi ad un centinaio di voti in più o in meno che ci separano dall’altra lista. Lavoreremo tutti insieme al presidente Vasai con l’obiettivo di coordinarci.  Con il centrosinistra – ha aggiunto – ha vinto la proposta di una lista giovane. Abbiamo scelto di puntare sui nostri consiglieri, perché i sindaci sono troppo occupati nel rispondere alle esigenze delle proprie città. Dei giovani preparati e motivati come Caneschi e Caporali saranno il valore aggiunto del consiglio provinciale di Arezzo».

Alessandro Ghinelli
Alessandro Ghinelli

Ghinelli: «Sindaci in prima linea: siamo secondi per un pugno di voti». Insieme al sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli sono stati eletti nella lista “Comuni per la Provincia” anche Silvia Chiassai sindaco di Montevarchi, Mario Agnelli sindaco di Castiglion Fiorentino, Alfredo Romanelli sindaco di Monterchi, e il consigliere Alfredo Romanelli. Grande escluso Antonio De Bari sindaco di Subbiano.  «Abbiamo voluto i sindaci perché hanno il polso della situazione nei loro territori – dichiara Ghinelli -. Sono sicuro che saremo assolutamente in grado di onorare questo impegno senza tralasciare i nostri compiti da amministratori. Sarà impegnativo per i temi che affronteremo ma non per i tempi in cui saremo chiamati in consiglio. Solo 525 voti ponderati ci separano dal centrosinistra. Un soffio se consideriamo che un consigliere di Arezzo, da solo, ‘pesava’ quasi 900 voti. L’obiettivo primario era unire ad Arezzo a tutti i territori davvero alternativi al Pd. L’obiettivo lo abbiamo sfiorato e mancato di poco. Però abbiamo confermato la nostra forza sul territorio e la nostra sinergia: grazie a tutti i consiglieri e ai sindaci del centro destra che ci hanno sostenuto. Ho un unico rammarico: la mancata elezione del sindaco di Subbiano De Bari. Abbiamo perso un la possibilità di avere in consiglio un amministratore eccellente».

Mario Agnelli
Mario Agnelli

La voce fuori dal coro del centrodestra, Agnelli: «Non erano questi i patti». Mario Agnelli, sindaco di Castiglion Fiorentino, neo eletto in consiglio provinciale per la lista “Comuni per la Provincia”, non è soddisfatto dell’esito di queste elezioni e spiega perché: «Non erano questi i patti – dichiara Agnelli -. Ho dato la mia disponibilità e speso il mio nome per un progetto più ampio. Non mi sono impegnato semplicemente per la mia città ma per rappresentare tutta la Valdichiana aretina. Questo a patto che le nostre quattro vallate venissero tutte rappresentate equamente. Il sindaco di Subbiano De Bari ha raccolto diversi voti ma è stato ugualmente tagliato fuori. Con questo sistema elettorale alcuni votatori valgono più degli altri. Ma non può essere un concorso a punti. In questa maniera si rinuncia all’intera vallata del Casentino. Mi sembra un errore madornale. Devo valutare che posizione assumere da questo momento in poi».

Francesco Del Siena
Francesco Del Siena

Eletto Francesco Del Siena: le esperienze civiche del Casentino e della Valtiberina arrivano in Provincia: «Raccogliere il 10% delle adesioni è stato un importante risultato per la lista Progetto Civico – dichiara Del Siena -. Siamo partiti dalle esperienze positive di Bibbiena e Sansepolcro per portare in Provincia la volontà di fare politica per i cittadini. Sarà un’occasione importante».

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