Il fioretto italiano, e toscano in particolar modo, grida allo scandalo a Londra 2012. Sa di beffa la medaglia di legno, il quarto posto, di cui si è dovuto accontentare Andrea Baldini, l’unico tra gli italiani ad arrivare fino alla semifinale sulla pedana olimpica. Nella giornata più cupa per l’Italia alle Olimpiadi londinesi (zero medaglie e il buco nell’acqua dell’ital-nuoto), spicca l’amarezza che lascia quella finale per il bronzo che ha visto Baldini non solo rendere l’onore delle armi al fotofinish al coreano Choi, ma anche recriminare per quelle ripetute stoccate messe a segno dal livornese negate dalla “strana” maglietta della salute sotto il corpetto dell’asiatico che hanno negato punti importanti al labronico. Solo alla terza lamentela gli arbitri hanno dato ascolto a Baldini ma a quel punto la partita era in decisa salita per lui: la rimonta finale è stata poi vanificata dal punto di Choi che gli è valdo il 15-14 finale e il terzo gradino del podio.
 
Olimpiadi maledette Grande rabbia quindi per Andrea Baldini alla seconda beffa olimpica consecutiva. A Pechino venne estromesso dalla pedana per una falsa accusa di doping e a Londra il misterioso scudo di Choi gli ha negato una medaglia decisamente alla sua portata. «Questa faccenda va chiarita, è troppo tempo che nella scherma si sente parlare di queste maglie sotto il corpetto che negano delle stoccate potenzialmente decisive – ha commentato a caldo il livornese che però ammette anche la sua porzione di colpe -. Nelle prime gare ho tirato bene, dopo ho perso un po’ di lucidità. Del resto era anche la mia prima olimpiade…».
 
Riscatto toscano Non è andata benissimo nemmenoAlessandra Sensini. La maremmana dopo le prime due prove nella vela si è classificata undicesima e la sua rincorsa verso l’ennesima medaglia olimpica dovrà necessariamente partire da lontano nella giornata di oggi. Quando peraltro è attesa la “vendetta” per il quarto posto di Baldini da parte di un’altra livornese, Irene Vecchi. Alla sua prima esperienza olimpica, la sciabolista toscana non parte tra le favorite ma è lei l’unica atleta del Granducato che può puntare ad una medaglia in una disciplina in cui non sono rare le sorpese. A tirare su gli umori per la Toscana a cinque cerchi è stata Francesca Piccinini, splendida (anche per un innato fascino che l’ha accompagnata per tutta la sua carriera) trascinatrice nell’incontro tra Italia e Giappone. Tra le più esperte del team azzurro, è stata lei a subentrare dalla panchina e a condurre l’ital-volley alla vittoria contro le nipponiche.

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