E’ guerra aperta tra i Governatori e le associazioni di consumatori sulle liberalizzazioni illimitate degli orari di apertura degli esercizi commerciali. «Una liberalizzazione senza regole, con  negozi, bar e ristoranti aperti h24 non potrà che avere costi pesanti per i cittadini: in termini di aumento dei prezzi, di sicurezza e tenuta sociale dei territori – con la inevitabile chiusura di tante piccole attività – e anche di perdita di identità culturale» si è affrettato a dire il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, facendo trasparire una certa insofferenza e la possibilità di ricorrere, insieme a molti altri suoi colleghi – Veneto, Emilia Romagna in testa – alla Corte Costituzionale.

L'ira dei consumatori «Se Rossi deciderà di ricorrere alla Corte Costituzionale contro l'articolo 31 della manovra Monti sulla promozione e la tutela della concorrenza, verra denunciato all'Antitrust, e nei suoi confronti sarà chiesta una sanzione salatissima in relazione ai danni alla concorrenza prodotti» ha risposto il Codacons. Le mancate liberalizzazioni nel settore del commercio secondo i consumatori costerebbero complessivamente ai cittadini ben 8 miliardi di euro: 5,5 miliardi a causa del ritardo nel commercio al dettaglio alimentare, e 2,5 miliardi per il commercio al dettaglio non alimentare.

Articolo precedenteAll’intellettualismo preferisco il pragmatismo
Articolo successivoLa Befana vien di notte con le scarpe tutte rotte. Dolci e caramelle fanno i conti con la crisi