PIOMBINO – Considerato necessario ma altrettanto osteggiato. Sul rigassificatore di Piombino (Livorno) l’intesa sembra quanto mai lontana.

L’ultima stoccata arriva dalle rappresentanze locali di Legambiente, Marevivo e Club Alpino Italiano. “Il rigassificatore, oltre ad essere un anacronismo, visto che dovremmo concentrarci sulle fonti rinnovabili, sarebbe posizionato irresponsabilmente vicino a una cittadina, agli imbarchi e a una zona di mare che dovrebbe essere tutelata ma che continua ad essere soggetta ai più disparati attacchi – si legge in una nota -. Chiediamo con forza che il decreto legge n.50 del maggio 2022 (utilizzo di navi rigassificatrici) non venga convertito in legge e sia modificato affinché tali ipotesi progettuali siano obbligatoriamente sottoposte alle procedure Via-Vas”.

E ancora: “Un rigassificatore non può essere la soluzione alla dipendenza dai combustibili fossili. La vera ed unica alternativa sono le energie rinnovabili, a cominciare dal fotovoltaico e dell’eolico offshore, anche galleggiante. Se la nostra intenzione è di promuovere il turismo sostenibile e consapevole non può esserci un rigassificatore proprio nell’unico punto di accesso alla nostra isola”.

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