San Gimignano da un anno sotto la lente dei ricercatori per valutare il rischio sismico delle sue secolari torri. Sabato 1 dicembre alle 17 al Teatro dei Leggieri della città turrita saranno presentati i primi risultati dello studio “progetto RiSEM” condotto dalle facoltà di Ingegneria e di Architettura dell'Università di Firenze e dal Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Siena, con il finanziamento dalla Regione Toscana.

L’indagineAd essere monitorati costantemente sia le torri, grazie alle tecnologie radar per valutare a distanza le modalità di vibrazione degli edifici sotto l'azione di un possibile evento sismico, sia il sottosuolo su cui poggiano, con misurazioni delle vibrazioni ambientali presenti naturalmente alla superficie del terreno.  È stato indagato il sottosuolo della Torre Grossa e delle Torri Salvucci attraverso un “sondaggio a carotaggio continuo” che si è spinto fino a trenta metri sotto terra, per verificare la natura del terreno su cui poggiano le fondamenta e poter eseguire così una prova per misurare la velocità delle onde sismiche nel sottosuolo. La città valdelsana rappresenta un caso unico nel panorama mondiale proprio per la presenza di più elementi architettonici che in caso di sisma si comporterebbero in modo simile, le torri.

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