Una rete da pesca ‘fantasma’, lunga 70 metri per un peso di oltre 50 kg, abbandonata da ignoti sul fondale tra Sant’Andrea e le Formiche della Zanca all’isola d’Elba, è stata recuperata e posta sotto sequestro nei giorni scorsi dalla Guardia Costiera. Alle operazioni di recupero, insieme ai militari hanno partecipato subacquei di due centri diving di Marciana Marina (Livorno), che nei giorni precedenti avevano individuato e segnalato alla capitaneria di Portoferraio l’attrezzo da pesca abbandonato.

Fenomeno in espansione La rete, molto dannosa per l’ecosistema marino, si trovava su fondale di profondità variabile dai 15 ai 38 metri. Il problema delle ‘reti fantasma’, spiegano dalla Guardia Costiera ha assunto dimensioni importanti con la crescita della flotta nazionale di pescherecci e l’impiego di attrezzi da pesca realizzati industrialmente e in materiale sintetico. Negli ultimi anni accade infatti sempre più spesso che queste reti, se non utilizzabili, siano abbandonate volontariamente (talvolta accidentalmente), sul fondo del mare.

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