«L’obiettivo della riforma dei Servizi socio sanitari è produrre un miglioramento delle nostre organizzazioni e dei servizi erogati in termini di qualità e efficienza, appropriatezza e accoglienza. In tale divenire ci auspichiamo che gli spazi di intervento della psicologia nelle sue varie specializzazioni possano ampliarsi e strutturarsi in maniera più ordinata e meno frammentata nella necessità di recuperare culturalmente e in senso interprofessionale e interdisciplinare, una funzione psicologica trasversale, ovvero appartenente all’intera comunità». A sottolinearlo, in una lettera inviata al presidente dell’Ordine degli psicologi della Toscana Lauro Mengheri, l’assessore alla sanità della Regione Toscana Stefania Saccardi in apertura del convegno “La psicologia nel sistema sanitario regionale della Toscana” in corso a Firenze.  «Oggi la psicologia come disciplina, con le sue funzioni – ha scritto Saccardi – necessita di entrare e di essere partecipe della complessità culturale dei nuovi orientamenti della conoscenza dalla quale scaturiscono il buon servizio, la buona cura». Il convegno, organizzato da Ordine degli psicologi della Toscana in collaborazione con Ordine provinciale dei medici-chirurghi e degli odontoiatri di Firenze e Ipasvi collegio di Firenze, è stato l’occasione per riflettere sul contributo che la professione di psicologo può offrire alla sanità alla luce del riordino del Sistema Sanitario Toscano.

«Il contributo della psicologia al sistema sanitario regionale è specifica e trasversale così come le interlocuzioni con l’assessorato della regione toscana sono continue e costanti – ha ricordato il presidente OPT Lauro Mengheri. Noi dobbiamo stare dentro i servizi territoriali e ospedalieri. Stiamo interloquendo per avere la sperimentazione ufficiale dello psicologo per le cure primarie, lo psicologo in equipe. Crediamo non sia più il momento storico di lavorare in solitaria ma di lavorare in equipe multiprofessionale».

«Ci sono regioni che sono un modello di riferimento in termini di qualità ed eccellenza e la Toscana lo è sicuramente. – ha detto il presidente del Consiglio nazionale dell’ordine degli psicologi Fulvio Giardina. Ma proprio nei momenti di riforma e cambiamento dobbiamo saper cogliere le opportunità che si presentano. Questo accade in Toscana con la riforma sanitaria in discussione e accade a livello nazionale dove proprio due giorni fa si è insediato al Ministero della Salute il tavolo tecnico sulla psicologia che abbiamo fortemente voluto e che ufficializza la nostra presenza, come professione, in modo stabile proprio al ministero. Da adesso in avanti – ha detto Giardina – il percorso di discussione e intervento sarà sicuramente semplificato. Un percorso che servirà a rafforzare l’identità, l’immagine e le opportunità per tutta la nostra professione».

Un percorso che coincide con il licenziamento del disegno di legge sul riconoscimento delle professioni sanitarie, tra cui quella di psicologo, da parte della Commissione bilancio del Senato la cui prima lettura dovrebbe terminare entro la primavera del 2016 ed arrivare in approvazione definitiva entro la fine dell’anno. «Abbiamo bisogno delle professioni per far vivere il Patto per la salute siglato fra Governo nazionale e Governi regionali che prevede un nuovo equilibrio fra ospedale e territorio. – ha concluso

la senatrice Emilia Grazia De Biasi Presidente della 12esima Commissione permanente igiene e sanità – La professione di psicologo ha un ruolo importante nella sanità che cambia, basti pensare, ad esempio alla funzione nella rete delle cure oncologiche e palliative, al lavoro nei servizi territoriali per le dipendenze e per la salute mentale, all’importanza del sostegno psicologico delle persone malate e delle loro famiglie».

 

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