SAN GIMIGNANO – Durante il Consiglio comunale del 29 luglio è stato approvato l’assestamento generale e sono stati ripristinati gli equilibri al bilancio preventivo 2021. Il via libera è giunto con il voto favorevole del gruppo di maggioranza ‘Centrosinistra civico’, voto contrario per il gruppo di opposizione Cambiamo San Gimignano.

Nonostante la conferma delle minori entrate proprie sulla gestione di competenza sono state mantenute sulla parte corrente del bilancio risorse economiche per garantire tutti i servizi sociali e alla persona, per la scuola e per la promozione del turismo. Il ripristino degli equilibri non è stato, però, indolore per l’Ente; a fronte di oltre 3 milioni di euro in meno quale differenza dei trasferimenti statali sul fondo per le funzioni fondamentali rispetto al 2020 e avendo acclarato anche per il 2021, così come avvenuto l’anno passato, sulla gestione di competenza una riduzione importante di gettito relativa alle entrate proprie del 43,35% confrontando il bilancio assestato 2021 con il rendiconto 2019, la manovra messa in atto e necessaria per il riequilibrio è stata di 1 milione e 526 mila euro attingendo all’avanzo di amministrazione 2020 in parte di quota libera, in parte di risorse vincolate.

“Così come fatto fino da inizio pandemia – afferma l’Assessore al Bilancio Gianni Bartalini – stiamo perseguendo, in stretta sinergia con tutti gli uffici e servizi dell’Ente che ringrazio, azioni e misure tese al contenimento della spesa corrente, peraltro già fortemente ridotta nel 2020, al fine di continuare a garantire le necessarie risorse economiche soprattutto sui capitoli del sociale, della scuola e della promozione del turismo, consapevoli del fatto che ripresa economica e tenuta sociale devono andare sempre di pari passo.”

“Abbiamo ristabilito gli equilibri di bilancio pur a fronte di una situazione che resta complessa – conclude il Sindaco Andrea Marrucci -, ma che ci vede in piedi grazie alle scelte prudenziali dell’anno scorso. Nel ristabilire gli equilibri di bilancio abbiamo infatti difeso tutti i servizi alla persona, abbiamo neutralizzato gli aumenti Tari, non abbiamo toccato le tasse comunali e sosteniamo un seppur minimo piano degli investimenti, investendo principalmente in cultura e turismo. Un risultato per nulla scontato, se pensiamo che quest’anno avremmo oltre 3,2 milioni di euro in meno di mancato sostengo da parte dello Stato.”

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