FIRENZE – Non cambiamo i parametri per le strutture private convenzionate. La Regione ha fissato lo stesso budget del 2020, pari a 274,5 milioni di euro.

Con possibilità di una quota di aumento del 5% nel 2023 e nel 2024, e del 4,5% per il 2025 esclusivamente dedicato all’alta specialità per pazienti extra-regionali.

“L’attività del privato accreditato e convenzionato – ha affermato l’assessore Simone Bezzini – si inserisce in un percorso di integrazione e sinergia con il pubblico, come auspicato anche dal Consiglio regionale in una recente risoluzione”.

Per Bezzini “l’obiettivo è quello di perseguire equità e continuità nell’assistenza per tutti i cittadini, con un contributo all’abbattimento delle liste di attesa dove i tempi sono più lunghi”.

La Regione chiede infatti alle Asl di dare priorità nelle convenzioni che stipulerà con il privato al soddisfacimento dei bisogni della popolazione residente, con particolare riferimento agli ambiti caratterizzati da lunghi tempi di attesa, ad integrazione e rafforzamento del sistema pubblico. Inoltre viene previsto che almeno il 90% del tetto economico destinato all’attività erogata a favore dei pazienti residenti in altre regioni venga utilizzato per prestazioni di alta specialità, escluse quelle di psichiatria.

Sono in corso incontri con le altre Regioni per definire accordi di mobilità condivisi. L’obiettivo è concentrare l’attrattività dall’esterno sull’alta specialità (compensata dalle altre Regioni), lasciando tutto il resto dell’attività (alta e bassa complessità) sul recupero delle liste d‘attesa in Toscana. La Regione impegna le Asl a continuare l’attività di verifica sul rispetto dei livelli di qualità ed appropriatezza delle prestazioni sanitarie erogate.

Inoltre, recependo le indicazioni del Ddl concorrenza, la Regione coordinerà i lavori per stilare le linee di indirizzo affinché le Asl emanino i bandi su cui assegnare le quote di attività alle strutture del privato accreditato e convenzionato superando, in coerenza con la nuova normativa, i meccanismi dei tetti storici.

Articolo precedenteLa musica secondo l’Accademia Chigiana. Ieri il potere, oggi la spiritualità
Articolo successivoEx Gkn, priorità agli ammortizzatori sociali, Giani: “L’azienda paghi i dipendenti”