FIRENZE – Scatta lo stato di agitazione dei lavoratori del servizio sanitario regionale di fronte alle «recenti determinazioni della Regione Toscana sul blocco degli organici delle Aziende sanitarie ed ospedaliere».

«Servizi sanitari in situazione critica»

E’ quanto dichiarato oggi dall’attivo regionale dei quadri e dei delegati di Cgil Fp, Cisl Fp e Uil Fpl della Toscana riunitosi a Firenze. I sindacati, inoltre, hanno dato mandato alle segreterie regionali della Toscana di «programmare le conseguenti iniziative di lotta da attuarsi nel breve e nel medio periodo». Le sigle, spiega una nota, hanno preso atto della «situazione critica nella quale si trovano i servizi sanitari della nostra regione sia a causa del permanere dell’emergenza pandemica e della conseguente necessità di sostenere l’espansione delle attività legate al Covid, sia di garantire il mantenimento della rete ordinaria dell’assistenza».

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Si evidenzia inoltre «un comportamento inaccettabile delle Aziende del Ssr e della stessa Regione che continuano a rinviare risposte in ordine alla necessità rappresentata dal sindacato confederale regionale della Sanità, di dare opportuna regolamentazione ai processi di mobilità interaziendale dei lavoratori del settore». I sindacati, si dicono infine preoccupati, «per la carenza di adeguati stanziamenti del livello centrale al Fondo sanitario regionale, sufficienti a sostenere la crescita dei costi della pandemia ed il recupero di efficacia ed efficienza del nostro servizio sanitario, colpito da un decennio di tagli lineari». Per questi motivi è stato approvato all’unanimità lo stato di agitazione della categoria.

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