Tutti con il naso all’insù domenica di Pasqua, 1 aprile. E non è né uno scherzo. È quella la giornata in cui i tecnici prevedono il rientro nell’atmosfera del satellite cinese Tiangong 1 che, ad oggi si trova a circa 200 km di altezza dalla Terra. Il suo rientro in atmosfera è previsto intorno alle ore 4.50 (ora locale), con un margine di incertezza di almeno 20 ore, e ancora non sono definite con esattezza le traiettorie di caduta. Tra le possibilità anche quella che l’impatto interessi il territorio nazionale, in quanto al momento risulterebbe circoscritto nelle regioni che si trovano a sud del 44° N, un’area è molto ampia e costituita in gran parte da oceani e deserti, ma il raggio di impatto include anche zone di Stati Uniti, Brasile, India, Cina e, appunto, Italia. La parte d’Italia interessata è quella centro-meridionale, più o meno dall’Emilia Romagna e va verso il sud, dunque anche la Toscana.

In ogni caso stasera è istituito presso il Dipartimento nazionale della Protezione Civile un Tavolo Tecnico in modo permanente dalla serata del 31 marzo e l’Agenzia Spaziale Italiana sta monitorando, mentre ASI ha pubblicato un video per spiegare la natura e la possibile evoluzione del rientro in atmosfera.La stazione spaziale Tiangong 1 è il primo modulo sperimentale cinese, lanciata nel 2011 dal centro spaziale di Jiuquan nel deserto di Gobi, fino a raggiungere, con un’inclinazione orbitale di 42.78 gradi sull’equatore, un’altezza di apogeo (il punto più distante dalla Terra) di 344 km e una di perigeo (il punto più vicino alla Terra) di 197 km. Da marzo 2016 ha iniziato una lenta e progressiva discesa sulla Terra.

Tutte le informazioni e gli aggiornamenti sul rientro della stazione Tinagong1 sono assicurati dal Dipartimento della Protezione Civile e dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI).

Articolo precedenteGestione e sviluppo del territorio. Attivo nuovo servizio sperimentale
Articolo successivoPasqua elettronica. Tre Dj internazionali per 11 ore di musica senza interruzione