IMG_20150528_173817«Ieri a Siena un’ennesima giornata triste per la civile convivenza democratica. Risulta infatti incomprensibile il comportamento delle forze dell’ordine che in una piazza tranquilla come quella senese hanno di fatto creato una inutile tensione». Questo il commento in una nota del Comitato senese di Sì-Toscana a Sinistra in merito ai contatti tra forze dell’ordine e manifestanti contro l’arrivo di Matteo Salvini a Siena.

Fatti gravissimi «A che serve manganellare un gruppo di giovani che a mani alzate e viso scoperto urla pacificamente e a distanza il proprio dissenso contro gli istigatori all’odio razziale? – prosegue la nota – La situazione come appare evidente anche dai filmati era del tutto sotto controllo e la protesta si svolgeva pacificamente. Possiamo affermare con sicurezza che non è stato di nessuna utilità per l’ordine pubblico manganellare sul viso un ragazzo di 19 anni con le mani alzate, e ghermire, con così tanta forza e sicurezza da sembrare che proprio lui fosse l’obiettivo, il nostro candidato Mario Dimonte; li riteniamo dei fatti gravissimi».

Solidarietà a Dimonte «Non possiamo che essere solidali con chi manifesta pacificamente e contesta legittimamente i portatori d’odio della Lega e i rigurgiti fascisti con cui si accompagnano –si legge ancora nella nota -. Incomprensibile invece ci risulta la facilità di manganello esibita ieri e non vogliamo pensare all’esistenza di una strategia comunicativa, volta a trasformare Siena in una passerella per Salvini, creando dal nulla un fatto mediaticamente sensibile. Vogliamo piuttosto pensare che sia trattato di un errore di valutazione del responsabile forse dovuto alla troppa tensione che si riversa sulle forze dell’ordine. Infine vogliamo per questo esprimere a Mario Dimonte tutta la nostra solidarietà e ribadire la fiducia nella sua azione politica».

Articolo precedenteDimenticanze strategiche. Non dichiarano redditi per 10mln, Gdf sequestra oltre 1,7 mln di immobili a società
Articolo successivoAssicurazione sul futuro. Lucchini, Cevital e sindacati firmano il verbale. Una nuova fase per l’acciaieria