Con 165 sì l’Aula del Senato ha dato il via libera all’unanimità per l’istituzione di una commissione d’inchiesta sui fatti accaduti presso la comunità toscana per minori ‘Il Forteto’. Essendo una commissione bicamerale, 20 senatori e 20 deputati, il testo passerà ora alla Camera ma è una prima grande vittoria per vittime e mondo politico che sempre si è mosso per sapere la verità sui fatti accaduti nel luogo gestito dal ‘guru’ Rodolfo Fiesoli. «Alla base dello scandalo del Forteto c’è stata una rete di amicizie e relazioni che spesso si è trasformata in un reticolo di connivenze e di complicità politiche, sodalizi di matrice ideologica e culturale che hanno permesso il perpetuarsi di fatti orribili ai danni di minori» ha commentato il senatore Riccardo Mazzoni, vicepresidente vicario del gruppo Ala-Scelta Civica.  Nel corso degli ultimi dieci anni numerosi sono stati gli attestati di stima, i riconoscimenti istituzionali, le iniziative a sostegno del Forteto e fiumi di denaro di finanziamenti pubblici fino all’arresto del fondatore, Roberto Fiesoli, con l’accusa di violenza sessuale, condannato poi per maltrattamenti e atti di libidine. Seguiranno altre accuse e altrettanti rinvii a giudizio. Addirittura la Corte europea dei diritti dell’Uomo emette una sentenza di condanna a carico dello Stato a seguito del ricorso di una madre che aveva visto affidare i propri figli al Forteto. «Vogliamo che sia fatta piena luce sulla vicenda del Forteto e sul ruolo che la politica ha avuto in questa drammatica vicenda andata avanti per trent’anni – ha aggiunto Mazzoni -. La giustizia dei magistrati farà il suo corso. Per quella politica ci batteremo fino in fondo, affinché ciascuno si assuma le proprie responsabilità. Per questo motivo il gruppo Ala-Scelta Civica voterà in favore dell’istituzione di una Commissione d’inchiesta».

«Esprimo soddisfazione per il via libera all’unanimità del Senato per la commissione di inchiesta parlamentare sul Forteto – ha sottolineato invece il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Stefano Mugnai, che guidò la prima commissione di inchiesta regionale sui fatti del Forteto – Una decisione attesa da tempo. Certo manca ancora il via libera della Camera e con un Parlamento che ha comunque i giorni contati si potrà fare ben poco. Il voto di oggi rappresenta però un lascito politico per la nuova legislatura. E rappresenta anche una vittoria morale per chi ha sempre combattuto perché la verità sul Forteto emergesse con tutta la sua drammaticità».

Chi ha spinto per una commissione di inchiesta parlamentare per il Forteto è stato il gruppo di senatori e deputati toscani del Movimento cinque Stelle. «Finalmente l’Aula del Senato, dopo le mie numerose richieste, ha approvato il disegno di legge per istituire una commissione d’inchiesta parlamentare su Il Forteto – ha affermato la senatrice toscana del Movimento 5 Stelle Laura Bottici –  La cosa mi rende felice e non voglio fare polemiche. Mi auguro che l’iter alla Camera sia più veloce di quello al Senato, nonostante si sia arrivati a fine legislatura. Era un atto dovuto alle vittime e ai familiari, che ringrazio per il grande insegnamento che mi hanno lasciato nel cuore. Non bisogna mai abbandonare la speranza in un paese più civile. Ci abbiamo messo tanto, ma insieme abbiamo raggiunto un piccolo grande risultato. Grazie anche a tutti i colleghi che mi hanno supportato in questi anni».

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