109 milioni di euro per finanziare 779 domande su 2675 ammesse. E’ la somma erogata per il 2010 dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena per sostenere il territorio in tempo di crisi investendo soprattutto su progetti che riguardano il sociale e lo sviluppo del territorio. “Di questi 109 milioni – ha detto Gabriello Mancini, presidente della Fondazione Mps durante la conferenza stampa di questa mattina – la maggior parte ricade sul territorio senese. Quest’anno la somma erogata è più bassa rispetto agli anni passati, un calo cominciato già lo scorso anno a causa della difficile situazione economica, ma si tratta comunque di cifre che ci consentono di adempiere al nostro compito, e quindi di operare per lo sviluppo e salvaguardia del nostro territorio. E anche quest’anno siamo molto soddisfatti perché abbiamo centrato l’obiettivo che ci eravamo prefissati nel documento strategico: dare una risposta immediata alla crisi del momento”.


Il bando ordinario – La distribuzione degli utili a valere sul Bilancio 2009 attraverso il bando ordinario è stata approvata questa mattina dalla Deputazione Amministratrice e presentata nel corso di una conferenza stampa dal presidente Gabriello Mancini, dal vicepresidente Vittorio Galgani e dal direttore generale Marco Parlangeli. La cifra stanziata ammonta a circa 70 milioni di euro, ed usufruisce anche di somme non utilizzate su progetti finanziati in passato che enti ed istituzioni, con senso di responsabilità e collaborazione, hanno rimesso in circuito. Chiara la volontà di dare accoglienza comunque adeguata, pur alla luce delle minori disponibilità finanziarie, alle richieste pervenute con il bando ordinario 2010. Una prima risposta concreta alle istanze della comunità senese la Fondazione Mps l’aveva data con il bando speciale dello scorso febbraio, con cui erano stati erogati 10,3 milioni di euro per i settori dello sviluppo economico e del sociale, sottoscrivendo inoltre l’aumento di capitale della Finanziaria Senese di Sviluppo per un importo di 10 milioni di euro.

I fondi – Dei 108,89 milioni complessivi (179,8 milioni nel 2009) destinati quest’anno all’attività istituzionale la parte prevalente è dunque rappresentata dai 69,798 milioni di euro (108 lo scorso anno) erogati oggi ai progetti di terzi, a cui si aggiungono i 10,3 del bando speciale, per un totale dunque di 80,09 milioni. Quindi i 25,5 milioni che la Fondazione ha destinato a interventi diretti in settori di particolare rilievo, attraverso progetti propri come ad esempio Accademia Chigiana, Siena Biotech, Vernice Progetti. Da considerare infine la somma di 3,3 milioni, suddivisa in parti uguali tra Progetto Sud e Fondi Regionali per il Volontariato. Un impegno finanziario frutto di attente valutazioni anche sull’utilizzo del fondo di stabilizzazione erogazioni (a cui è stato fatto ricorso per circa 55 milioni). Ciò visto in prospettiva futura, dato che le previsioni sulle risorse disponibili non sono certo rosee. Nei prossimi anni punteremo prioritariamente a ricostituire e consolidare le riserve a garanzia delle generazioni future, mantenendo dunque un tetto stabile di erogazioni senza picchi di aumento.


Le domande – Rispetto alle 2.675 domande giunte alla Fondazione (furono 3.000 lo scorso anno), dopo un’attenta analisi sulla corretta rispondenza alle prescrizioni del bando da parte della struttura ne sono state ammesse 2.248 (2.626 lo scorso anno). Quindi la valutazione nel merito delle commissioni della Deputazione Amministratrice ha portato al finanziamento di 779 progetti (1.006 nel 2009). Una rigorosa selezione compiuta in aderenza ai criteri di priorità indicati dal documento programmatico quali il completamento dei progetti già avviati, soprattutto nella realizzazione di infrastrutture, l’immediata e concreta ricaduta sul territorio, il sostegno alle categorie deboli. Altri criteri la capacità di fare sistema e la capacità di spesa: chi annoverava consistenti e non giustificati residui non ha infatti ottenuto finanziamenti ulteriori.

I beneficiari – Il territorio della provincia di Siena, così come prevede lo statuto della Fondazione, rimane il principale beneficiario degli utili, con oltre 57,4 milioni di euro, che rappresentano l’82,25% del totale, salendo a quota 83,40 % se si considera anche l’incidenza del bando speciale con cui alla nostra provincia erano andati 9,4 milioni. Al resto della Toscana, tenuta sempre nella massima considerazione, sono stati destinati oltre 8,9 milioni di euro, pari al 12.85%, di cui oltre 3,6 milioni, pari al 5,21%, sono andati al territorio grossetano, verso il quale viene mantenuto forte il legame storico (4,5 i milioni totali se si calcola anche il bando speciale, per una percentuale del 5,6%). L’impegno nei confronti delle altre regioni italiane ammonta a 3,4 milioni (4,89%), dove c’è stata ancora una volta particolare attenzione per i progetti più significativi e per alcune aree quali i territori di Mantova, Triveneto, Biella. Ma va ricordato anche il finanziamento di circa 1,1 milioni al Progetto Sud. Analizzando i settori definiti rilevanti, allo sviluppo locale ed edilizia popolare è toccata la maggior quota parte delle erogazioni, con 23,49 milioni di euro, 33,66%, tutti distribuiti sul territorio senese, che ha usufruito anche dei 935 mila euro del bando speciale. Troviamo quindi l’arte e la cultura, con oltre 15,63 milioni, 22,39%, ai quali vanno aggiunti gli interventi diretti della Fondazione, tra cui i progetti propri Accademia Musicale Chigiana e la società strumentale Vernice Progetti Culturali. A seguire il settore dell’educazione, istruzione e formazione al quale sono stati assegnati 6,77 milioni di euro, 9,70%. Alla ricerca scientifica più di 3,63 milioni, 5,20%. Continua l’impegno della Fondazione Mps che oltre a sostenere le attività dell’Università degli Studi di Siena, dell’Università per Stranieri, degli altri atenei toscani e italiani, nonché di numerosi istituti di rilevanza nazionale, porta avanti il progetto della sua società strumentale, Siena Biotech, a cui si aggiunge la partecipazione in “Toscana Life Sciences”, il parco scientifico e polo tecnologico con sede a Siena, con anche la società strumentale Biofund. Contributi al settore salute pubblica, per oltre 3,15 milioni di euro, 4,52%. Nei rimanenti settori, grande rilievo e priorità agli interventi su volontariato, welfare, assistenza anziani, giovani e categorie deboli. Sono state deliberate erogazioni per 10,83 milioni, 15,52%. Da ricordare che al sociale erano andati anche i 9,36 milioni del bando speciale. I fondi destinati a questo settore superano così i 20,19 milioni. Oltre 3,18 milioni, 4,56%, vanno a progetti di protezione e qualità ambientale, mentre all’attività sportiva, 1,34 milioni di euro, 1,92%. Ai progetti di cooperazione internazionale assegnati oltre 1,8 milioni di euro, comprensivo della terza tranche ed ultima per il progetto proprio articolato su base triennale “Fondazioni4Africa”, portato avanti in collaborazione con altre tre Fondazioni: Compagnia di San Paolo, Cariplo e Cariparma. Le quote di co-finanziamento, per le quali quest’anno la percentuale richiesta è stata aumentata al fine di stimolare ulteriormente la ricerca di finanziamenti alternativi, assommano ad oltre 189,78 milioni di euro con l’attivazione complessiva di risorse superiori ai 259,58 milioni. Per ogni euro deliberato si ha un moltiplicatore di risorse pari a 3,72 euro. Nella distribuzione dei contributi la scelta è stata ancora una volta quella di privilegiare i progetti significati e rilevanti per qualità e consistenza. A proposito di entità delle somme erogate a progetti con cifre superiori ai 500 mila euro, è stata destinata una somma che rappresenta il 59,10% del totale, mentre il 25,89% è compreso nella fascia tra 100 mila e 500 mila euro. Complessivamente assommano a circa l’85% i progetti con impegno di spesa superiore ai 100 mila euro. Il 3,61% dei contributi stanziati riguarda cifre inferiori ai 20 mila euro: un sostegno comunque indispensabile per tutta la rete di molteplici attività che si svolgono sul territorio nell’ambito dell’associazionismo e che costituiscono un forte impulso al rafforzamento del tessuto sociale della comunità tanto più importante in un momento di difficoltà.


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